Vito Cimiotta presidente della Commissione Bilancio di Sala delle Lapidi ha firmato assieme ad alcuni suoi colleghi Consiglieri comunali e gli assessori della giunta, un appello rivolto al sindaco Alberto Di Girolamo perché sciolga la riserva ed annunci la sua ricandidatura.
Consigliere perché ritiene che la città abbia ancora bisogno del primo cittadino uscente?
“Ho fatto una riflessione su quello che si è fatto in questi cinque anni e tutto sommato ritengo che l’opera svolta da Alberto Di Girolamo sia stata positiva. Avrà i suoi difetti, ci saranno state delle cose su cui si poteva intervenire magari più tempestivamente, ma io non vedo perché la città dovrebbe bocciare tutto il lavoro svolto dall’amministrazione”.
A quali cose si riferisce?
“Per esempio ad un più intenso dialogo tra il Consiglio comunale e l’Amministrazione. Io se dovessi tornare a fare il,Consigliere comunale insisterei per una maggiore valorizzazione della zona dello Stagnone. Sono iniziati i lavori per la pista ciclabile, è un fatto altamente positivo. Occorre fare di più”.
Lei è stato eletto nella lista del Partito Democratico, poi è transitato del Psi e oggi è nel gruppo misto di Sala delle Lapidi.
“Sono tutte collocazioni nel centro sinistra, area culturale in cui io mi riconosco. Nel mio tentativo di ritornare a Palazzo VII Aprile cercherò una candidatura in una lista che si riconosce in questo schieramento e che sostenga l’attuale sindaco”.
Però nel recente passato non sempre è stato così. Fino all’interruzione di tutte le attività politiche per il coronavirus, lei ha più volte partecipato al tavolo dei moderati.
“Vero. Ci preparavamo ad una competizione da tenersi nella primavera scorsa e l’unica attività che si “muoveva” era quella del tavolo a cui ho partecipato. Ma avevo posto dei paletti. Andava bene la candidatura che sembrava certa di Nicola Fici, un giovane che era collocato nell’area del centro sinistra. Quando a quel tavolo sono arrivate sigle e personaggi che sono riconducibili alla destra e al governo regionale guidato da Nello Musumeci, io ho fatto altre scelte”.
Si profila uno scontro tra il sindaco Alberto Di Girolamo, il suo avversario di cinque anni fa Massimo Grillo e il possibile ritorno in campo di Giulia Adamo. Sembra che il tempo della politica a Marsala si sia fermato.
“La responsabilità è anche dei giovani che non si propongono. Sono convinto che nella nostra città ci siano tante intelligenze che possono mettersi al servizio della cosa pubblica. Auspico per esempio che il candidato sindaco del centro sinistra rinnovi la squadra dei suoi collaboratori anche anagraficamente”.
Cosa ha bisogno il centro sinistra per vincere le elezioni amministrative?
“Di unità. Il campo deve presentarsi compatto. Tante debolezze non fanno certamente una forza. Il mio appello è rivolto a quanti a sinistra pongono veti alla ricandidatura di Alberto Di Girolamo. Così si favorisce il campo avverso. Per quanto il centro destra se dovessero scendere in campo contemporaneamente Giulia Adamo e Massimo Grillo, risulterebbe certamente spaccato in due”.