Comincia a sgonfiarsi, com’era per certi versi prevedibile, il presunto caso di razzismo all’Antico Mercato di Marsala. Il video registrato dal giovane Alì Omar Fofana ha fatto il giro del web, suscitando indignazione nella comunità marsalese e approdando anche presso testate nazionali. Nel giro di poche ore sia i massimi rappresentanti istituzionali (dal sindaco Alberto Di Girolamo ad alcuni consiglieri comunali), organizzazioni sindacali e numerose associazioni hanno preso posizione sull’accaduto, allineandosi di fatto alle impressioni inizialmente suscitate dal video.
Sulla vicenda la nostra redazione, notoriamente sensibile al tema e da sempre sostenitrice della cultura dell’incontro tra realtà etniche diverse, ha mostrato fin dall’inizio un atteggiamento cauto, in attesa di comprendere meglio la reale dinamica dei fatti. Al di là delle parole pronunciate nel video, abbiamo infatti ritenuto importante capire, fin dall’inizio, se davvero all’Antico Mercato qualcuno ha disposto il divieto di ingresso per i giovani africani, cosa che sarebbe gravissima e incompatibile con una struttura comunale, data in gestione a privati. Quello che sta venendo fuori è che, come prevedibile, tale disposizione non è mai stata data e che la vicenda di sabato sera sia stata, di fatto, uno spiacevole equivoco, di cui tutti gli attori in campo avrebbero volentieri fatto a meno.
Nel frattempo, ieri pomeriggio c’è stato un incontro all’Antico Mercato tra una delegazione dei gestori e alcuni amici di Alì Omar Fofana. I gestori si sono detti molto dispiaciuti per l’accaduto (“non siamo razzisti e non lo siamo mai stati”), sottolineando che le porte dell’Antico Mercato sono sempre state aperte per tutti, come confermato anche dai ragazzi, peraltro abituali avventori della struttura.
Di seguito il video, realizzato in esclusiva alla nostra redazione: