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Marsala, i panificatori aprono la domenica. Lasciano la CNA (e se la prendono con il sindaco)

Adesso è ufficiale, i panificatori resteranno aperti (quelli che lo vogliono) la domenica e nei giorni festivi.

Nel tira e molla tra proposte, leggi regionali, incontro con tanto di foto ufficiale, si innesca anche una polemica (non nuova per la verità), all’ interno del sindacato degli artigiani. Partiamo dalle conseguenze e vediamo di ricostruire la vicenda. I panificatori aderenti alla Cna lasciano il sindacato e si preparano a fondarne uno nuovo o meglio seguire la strada dei colleghi di diverse altre realtà della provincia che hanno fondato l’associazione dei “Fornarini” alla quale i panettieri marsalesi si apprestano ad aderire nel corso di una riunione che è già stata fissata per il giorno 15 di luglio.

Alla base di tutto c’è la richiesta dei panificatori marsalesi di superare la cosiddetta “Legge Turano” che prevede la sospensione delle chiusure domenicali per il settore della panificazione a partire dal 15 giugno e fino al 15 settembre.

I panificatori lilibetani avevano deciso di rimanere chiusi e per evitare qualche episodio di possibili defezioni, avevano chiesto al sindaco Alberto Di Girolamo di provvedere ad emanare una determina in cui si rendeva obbligatoria la chiusura degli esercizi di vendita del pane.

“Abbiamo contattato gli uffici della segreteria del sindaco – ci dice il segretario dei panificatori aderenti alla Cna, Giuseppe Bonafede -. Abbiamo rappresentato le nostre esigenze e ci è stato detto che avremmo dovuto, magari tramite la presentazione di una richiesta sottoscritta da tutta la categoria, di fare apposita richiesta. Mi sono recato nei forni e negli esercizi dei colleghi e ho raccolto le firme.

Fissato l’appuntamento con una rappresentanza degli iscritti ci siamo recati al comune e siamo stati ricevuti dal sindaco al quale abbiamo consegnato la nostra richiesta. Sono state persino fatte le foto ufficiali dell’incontro. Ci è stato detto che nel giro di qualche giorno sarebbe stata fatta la relativa delibera e siamo rimasti in attesa. E’ iniziato così una specie di tira e molla. Dagli uffici veniva fuori sempre qualche cosa di nuovo. Abbiamo appreso che in deroga ad una norma regionale il sindaco non poteva prendere provvedimenti. Allora perché ci aveva ricevuto e perché assieme ai suoi uffici aveva preso l’impegno? Poi siamo passati a ritardi incomprensibili, alle solite promesse e infine ci è stato detto che tutti i panificatori muniti di documento dovevano andare a sottoscrivere la richiesta presso gli uffici comunali. Insomma altre scuse che ci fanno pensare che dagli uffici comunali siamo stati presi in giro”.

Ma Bonafede se la prende anche con il suo sindacato.

“La Cna ci ha lasciato soli. Anzi in alcuni casi come a Mazara del Vallo si è addirittura schierata contro la nostra legittima richiesta. Invece di chiedersi se e come si poteva arrivare a soluzioni magari condivise. I vertici del sindacato perchè non si domandano per quale motivo a Mazara e in altre realtà della provincia gli associati stanno lasciando la Cna? E così faremo anche noi nel corso dell’assemblea del 15 luglio prossimo quando formalizzeremo l’adesione dei panificatori marsalesi all’associazione i “Fornarini“.

Fin qui la versione di Bonafede. Gli incontri che si sono susseguiti ai quali naturalmente noi non abbiamo partecipato, si sono verificati veramente, cosa si siano detti non ci è dato modo di saperlo. Abbiamo riportato il racconto del sindacalista.

Se l’Amministrazione comunale, oppure quelli che Bonafede stesso definisce gli uffici volessero replicare, la nostra testata è, come da tradizione, sempre pronta ad accogliere le diverse opinioni. Lo stesso vale per la Cna di Marsala.

redazione

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  • Spiace rilevare che questo signor Bonafede come si può dimostrare agevolmente, non dice il vero quando afferma che la cna a mazara ha espresso parere negativo ad una richiesta di chiusura domenicale dei panifici. Non risulta. Si vada a leggere e verificare ,piuttosto! Da persone responsabili e soprattutto serie abbiamo invece spiegato a chi ci chiedeva di "leggere il decreto" che la Regione non aveva dato purtroppo alcun potere discrezionale ai Sindaci per potere disciplinare la materia in questione come meglio ritenesse. E che il tavolo di proposta e confronto andava aperto proprio con l'assessorato regionale competente per cercare di giungere ad una mediazione che desse ai Sindaci appunto la facoltà di ordinanza, sentite le esigenze del territorio. Questa è l' unica verità. Per il resto da sempre storicamente cna è stata d'accordo e si è battuta nelle sedi istituzionali per la chiusura domenicale; non capisco perchè oggi avrebbe dovuto cambiare opinione !!
    Ora questo sign. Bonafede che di marsala si occupa di mazara (ma per conto di chi ?) o non capisce ciò che legge o è stato scorrettamente informato da chi ne ha interesse a farlo (e lui si è prestato..) o è complice di un preciso disegno di determinati gruppi ..
    E Siccome abbiamo compreso il sentore e il clima che taluni in maniera stolta e spregiudicata tanno tentando di creare ad arte, d'ora in poi, dovremo procedere nei modi di legge, nei confronti di chi ci attribuisse falsita' e menzogne soprattutto strumentalizzando limiti e ignoranza culturale.

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