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Percorso tattile a Erice, interviene la Regione. Samonà lo fa rimuovere

Hanno fatto il giro della Sicilia in 24 ore le immagini che ritraevano i nuovi percorsi tattili per non vedenti, discutibilmente collocati tra le basole storiche del borgo. La posa era stata avviata negli scorsi giorni, ma l’assessorato regionale ai beni culturali ha dato disposizioni immediate affinche vengano rimosse, in modo da procedere al ripristino del basolato originario.

Ho dato immediate disposizioni agli uffici – dichiara l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – di verificare la fondatezza delle proteste che mi sono state consegnate da cittadini e consiglieri comunali di Erice e di intervenire a salvaguardia del prezioso gioiello medievale. Il Soprintendente di Trapani, intervenuto tempestivamente nel cantiere ha riscontrato la difformità delle opere rispetto al progetto autorizzato nel 2015 ed ha bloccato i lavori disponendo la rimozione del camminamento in pietra bianca e il ripristino del selciato che dovrà essere riportato alle condizioni originarie. Non è in discussione la necessità di effettuare interventi a tutela dei cittadini con deficit visivi, ma delle modalità e delle tecniche usate per realizzare l’opera. E’ indubbio che in contesti soggetti a tutela ogni intervento deve essere valutato soprattutto sotto il profilo dell’impatto architettonico”.

Si conclude,così, in pochi giorni una vicenda che, se passata inosservata, avrebbe provocato una ferita insanabile alla preziosa cittadina medievale.

Le opere, realizzate dall’amministrazione comunale di Erice, riguardano la posa in opera di percorsi tattili per non vedenti e ipovedenti, della larghezza di 40-50 centimetri, realizzati in pietra bianca – LOGES, acronimo che sta per Linea di Orientamento Guida e Sicurezza – che utilizzano superfici dotate di rilievi con un codice informativo facilmente rilevabile attraverso la pressione del piede.

Il percorso in fase di realizzazione era stato creato anche come percorso di emergenza per il raggiungimento di luoghi di riunione in caso di calamità naturali.

Sulla vicenda era intervenuto ieri anche il Movimento 5 Stelle, che con il senatore Vincenzo Maurizio Santangelo e i consiglieri comunali ericini Alessandro Barracco e Eugenio Strongone aveva effettuato un sopralluogo tra le vie del borgo per constatare personalmente la situazione. “Agghiacciante dovere assistere a scempi di questa portata solo per potere accedere a finanziamenti pubblici, nascondendosi dietro la bandiera del superamento delle barriere architettoniche”, ha affermato Santangelo, evidenziando che per la collocazione del percorso erano state anche danneggiate le basole storiche. A riguardo il consigliere Barracco aveva, di conseguenza, protocollato via pec una richiesta urgente di accesso agli atti, sia al Comune di Erice, sia alla Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Trapani, e per conoscenza, all’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Sicilia, sottolineando come “un progettista attento avrebbe fatto ricorso a sensori a infrarossi per informare e guidare i visitatori, come fatto a Perugia”.

redazione

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