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Alcamo, parla Fundarò (FdI): “Noi lontani dal M5S, ma anche dalla vecchia politica”

Ad un anno dalle prossime elezioni amministrative abbiamo incontrato il responsabile locale della nuova forza politica alcamese, al quale abbiamo chiesto un’opinione sulla gestione pentastellata della città e una panoramica sui rapporti in all’interno della coalizione di centro-destra.

Qual è la sua valutazione sull’amministrazione Surdi a quattro anni dal suo insediamento?

La mia valutazione e quella di Fratelli d’Italia è sicuramente una valutazione da opposizione negativa, però, che si aggiunge anche a quella all’interno del Movimento 5 Stelle stesso. Il Movimento sta attraversando una crisi evidente, strutturale. La maggioranza perde pezzi ogni giorno. L’ultimo è quello delle dimissioni dalla carica della vicepresidente Melodia. Questo è sinonimo, sintomo di un problema strutturale del Movimento che viene percepito dalle opposizioni, ma anche dai semplici elettori. Ad Alcamo abbiamo delle difficoltà anche nell’ordinaria amministrazione. Una amministrazione competente, valida, non dovrebbe essere giudicata sull’ordinaria amministrazione, perché quella è una condizione di base e che mancando mette in pericolo pure la salute dei cittadini. Mi riferisco alle strisce pedonali che in alcune parti della città non sono completamente più visibili, mettendo quindi a rischio la vita e la salute dei cittadini. Mi riferisco alla situazione del secondo cimitero, che è semplicemente abbandonato, alla situazione di Alcamo Marina. Si deve aspettare un metro di spazzatura per poter fare una raccolta straordinaria, quando l’amministrazione, da quattro anni, ha la consapevolezza che tra maggio e giugno, anzi a fine giugno, dopo la festa della Madonna, ci si trasferisce ad Alcamo Marina. Quindi, non solo si deve intensificare la raccolta differenziata su Alcamo Marina in quel periodo, ma avendo questo consapevolezza, ripeto, non deve mancare paradossalmente la raccolta ordinaria. Dunque, non si deve arrivare a un metro di spazzatura prima di raccoglierla. Gli scorsi anni, abbiamo avvisato anche l’amministrazione che non è possibile pulire la spiaggia a metà luglio, perché quei pochi turisti che arrivano ad Alcamo Marina arrivano da aprile. Quindi, non ci servono grandi opere su Alcamo Marina, ma ci serve un’amministrazione che faccia l’ordinaria amministrazione con piccole cose: per esempio, un bike sharing, un infopoint turistico, una pista ciclabile. Ma l’amministrazione preferisce dare spazio a grandi opere. L’unica grande opera che ha fatto è quella della pista ciclabile (ad Alcamo, ndr) che per noi, Fratelli d’Italia, è sicuramente una bellissima iniziativa, una bella opera, però, forse realizzata nel peggior modo possibile. Se non sbaglio, ricordo che non è stata investita neanche la commissione viabilità per la realizzazione della pista ciclabile. Questo è sinonimo che non c’è dialogo neanche all’interno del Movimento 5 Stelle. La pista ciclabile presenta dei punti pericolosissimi per i ciclisti. Mi riferisco al punto di congiunzione tra Viale Italia e Viale Europa, dove si deve imboccare controsenso la rotonda del Viale Europa, oppure, al dosso del Viale Europa, dove le biciclette in controsenso devono salire il Viale Europa. Ci sono dei punti pericolosissimi che si devono risolvere. E questo è anche conseguenza del fatto che ancora non è del tutto stata messa in azione, perché, se non sbaglio, vi è solo un singolo senso di marcia. Quindi, un’amministrazione sicuramente deludente, come programmazione, sia dal punto di vista dell’ordinaria amministrazione sia dal punto di vista della straordinaria amministrazione. Cioè, non abbiamo grandi opere, tranne questa pista ciclabile a cui è stata data priorità, e che per noi non lo era. Quindi, non è chiaro a noi, che siamo opposizione, e agli elettori quale sia la visione della città in futuro da parte del Movimento 5 Stelle.

Qual è la vostra posizione sulla questione rifiuti, di grande attualità, e che riguarda i lavoratori?

Noi Fratelli D’Italia pensiamo che ci sia un parte della popolazione incivile. Questo non lo dobbiamo nascondere. Però, a noi viene difficile pensare che, fino a quattro anni fa, eravamo sul podio della raccolta differenziata, inseriti tra i Comuni più virtuosi e, oggi, siamo al 325° nella raccolta differenziata e sia solo un discorso di civiltà o meno. All’epoca eravamo tutti più civili e ora siamo tutti un più incivili o ci sono delle gravi carenze da parte dell’amministrazione del Movimento 5 Stelle? Noi pensiamo che questo scalare nelle posizioni dei comuni virtuosi sia dovuto all’amministrazione pentastellata che in certe parti della città gestisce malamente la raccolta rifiuti. Ripeto la mia risposta alla prima domanda. Un’amministrazione che ha la consapevolezza che i cittadini alcamesi si trasferiscono ad Alcamo Marina a cavallo tra maggio e giugno e, quindi, si accresce la spazzatura, non deve anticipare la raccolta in quel periodo? Perché la gente lava le case, pota gli alberi, chiama la ditta per il ritiro degli elettrodomestici ingombranti. Quindi, dico, non è normale che una amministrazione, che abbia questa consapevolezza, debba prevenire accrescendo la raccolta dei rifiuti in quel periodo? Per me e Fratelli D’Italia è normale. Invece siamo al paradosso che non solo non vi è una raccolta straordinaria preventiva, ed è successiva solamente quando abbiamo la spazzatura ad un metro, ma anche la raccolta ordinaria vive in quel periodo, ogni anno, dei momenti di difficoltà. Riceviamo pure lamentele da parte di cittadini che cercano da mesi di mettersi in contatto per il ritiro di elettrodomestici ingombranti con la ditta che non risponde al telefono. Quindi, sì. Se da un lato c’è in parte un’inciviltà, dall’altro c’è una mancanza dell’amministrazione. Voglio aggiungere che questa mancanza della raccolta della spazzatura è solamente la punta dell’iceberg, perché la spazzatura è a vista d’occhio, ma se uno approfondisce la questione, c’è la cunetta della strada statale che collega la zona di Calatubo alla Petrolgas piena di canneto, sterpaglie. Quando piove si forma un lago. Sottolinea ( dei binari ndr) ci sono tutti gli oleandri che sono stati piantati dal comune che non si potano da anni. Non si può camminare neanche con le macchine perché sbattono al parabrezza. La spiaggia non viene pulita. L’anno scorso sono state fatte delle pulizie straordinarie sulla spiaggia a metà luglio e in alcune parti sono state fatte delle cataste di sabbia con detriti di canneto. Questi detriti di canneto sono ancora oggi presenti sulla spiaggia. Per quanto riguarda i lavoratori, ci sono 18 famiglie che rischiano, anzi si presume vengano licenziati dalla nuova ditta appaltatrice, perché c’è stato il cambio tra Energetikambiente e l’Ati Camedil-Mirto. Come Fratelli D’Italia siamo consapevoli che non si possono lasciare 18 lavoratori sul lastrico, 18 famiglie in mezzo alla strada. Probabilmente, sono errori congiunti delle amministrazioni precedenti con la nuova amministrazione, però, noi ora ci auguriamo che tra i sindacati, la ditta nuova, la prefettura, l’amministrazione comunale si possa raggiungere un’intesa perché è assolutamente da scongiurare un possibile licenziamento.

Come è stata invece gestita, secondo lei, la fase Covid da parte dei pentastellati?

La fase Covid segue sicuramente delle direttive nazionali, quindi, l’amministrazione può fare poco in questo ambito. Però, sicuramente, con tutte le imposte comunali può agevolare il suolo pubblico a quelle attività più colpite dal Coronavurus. Mi posso riferire anche al centro storico, all’area pedonale, che è un’aria bellissima. Io sono a favore delle aree pedonali, però, aree pedonali che vengano anche valorizzate nel loro modo, perché tutte le attività commerciali sono chiuse. Dopo le otto di sera sembra veramente notte inoltrata. Un’area che sta veramente morendo con tutti i suoi effetti. Quindi, valorizzare e non dimenticarsi delle aree pedonali che sono importanti. Purificano l’area, però, vanno valorizzate.

In Consiglio comunale Fratelli D’Italia ha un rappresentante politico, Francesco Dara, il quale ha annunciato il suo passaggio da Noi per Alcamo al vostro partito nel corso del 2020. Però, sono trapelate delle notizie su una sua adesione anche al movimento “Via”. Può scioglierci questo dubbio?

Assolutamente sì. Francesco Dara è il nostro rappresentante in Consiglio comunale. Rappresenta il centro-destra, in quanto mancano altri rappresentanti all’interno del Consiglio comunale. Mi riferisco alla Lega, a Forza Italia. Francesco Dara ha aderito, apertamente, con una sua dichiarazione in Consiglio comunale pochi mesi fa a Fratelli D’Italia. Quindi, è tesserato a Fratelli D’Italia. Questo lo posso dire con certezza. Sono il coordinatore, conosco i tesserati, i nostri rappresentanti politici e Francesco Dara con cui dialoghiamo, portiamo le nostre iniziative, le nostre lamentele all’interno del Consiglio comunale.

Fratelli D’Italia è una realtà politica abbastanza giovane. Avete indicato anche un coordinatore provinciale alcamese, che è Mirella Stabile. Come state crescendo o come pensate di potere affrontare la prossima campagna elettorale visto che manca un anno?

Fratelli D’Italia è un partito solido e in netta crescita. I sondaggi nazionali, fino a ieri, ci davano al 16%. La nostra forza è anche il dialogo che abbiamo con i nostri rappresentanti provinciali, l’avvocato Maurizio Miceli, ma anche i deputati, che sono in stretto contatto con noi e sono sempre disponibili. Questo per noi è un grande punto di forza. Abbiamo avuto la possibilità di nominare, all’interno del direttivo provinciale Mirella Stabile. Ora stiamo per aprire la sede in Piazza della Repubblica, Piano Santa Maria, di Fratelli D’Italia. È un partito che ha continue adesioni. Per quanto riguarda le prossime amministrative, stiamo lavorando. Abbiamo tante adesioni, però il messaggio che deve passare è chiaro: Fratelli D’Italia vuole presentare un programma serio, concreto e credibile. Per presentare un programma serio, concreto e credibile serve la serietà del progetto. Partiamo dalle persone. Noi siamo in totale discontinuità politica con quel tipo di politica che ha caratterizzato Alcamo nei vent’anni precedenti l’amministrazione 5 Stelle. Quindi siamo in discontinuità con quel tipo di politica e siamo in discontinuità politica anche con i 5 Stelle. Vogliamo dare un’alternativa di competenza, partendo da gente competente con un serio progetto. Un progetto nuovo, giovane, ma giovane non soltanto anagraficamente che fa parte del gruppo Fratelli D’Italia, ma giovane come mentalità. Facciamo un altro tipo di politica.

Ad Alcamo, in occasione delle europee, avete ottenuto un risultato discreto, poco più del 6%. Quali sono i vostri rapporti con gli altri partiti del centro-destra?

La nostra naturale collocazione è all’interno del centro-destra. Quindi, alle amministrative ambiamo a presentarci come centro-destra unito. Questo sicuramente. Però, noi abbiamo delle condizioni. Le condizioni che ho fatto rispondendo alla domanda precedente, cioè non un ritorno al passato. Un progetto credibile che parta dalle persone, da un programma. Non un programma che sia un libro dei sogni, ma che prenda pochi punti e siano realizzabili e veramente necessari per la città. E che, quindi, comprenda una migliore gestione dell’ordinaria amministrazione, ma anche qualche grande opera per abbellire e arricchire maggiormente il nostro territorio.

E con la Lega, in particolare, l’altra forza politica che si è affacciata da poco ad Alcamo?

Siamo due partiti di centro-destra, ma l’elettorato di Fratelli D’Italia è molto più consolidato di quello della Lega. La Lega ha vissuto prima, nell’anno precedente, un momento, lo definirei, di euforia politica. Pensavo all’epoca, e si sta dimostrando vero, che quello della Lega fosse un fuoco di paglia. Mentre in Fratelli D’Italia la crescita di gente che ideologicamente ha dei valori di centro-destra è lenta, ma costante, nella Lega invece si sono imbarcate anche personalità e soggetti che non hanno un’ideologia di destra, ma salgono soltanto sul “carro del vincitore”. Noi naturalmente dialoghiamo con la Lega perché siamo nella coalizione di centro-destra, però, logicamente, ognuno ha il proprio elettorato, e sempre alle condizioni di discontinuità politica che ho detto.

Linda Ferrara

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