Quarantena sì, quarantena no. In tanti hanno evidenziato dubbi e perplessità sulle modalità da seguire nel passaggio tra la fase 2 e la fase 3 in Sicilia. La fine del lockdown e il via libera agli spostamenti tra le regioni sta causando non poche preoccupazioni tra gli abitanti di quei territori meno colpiti dal Covid-19, che temono di ritrovarsi alle prese con indesiderati focolai estivi. Per fare chiarezza, dopo l’ordinanza firmata nei giorni scorsi dal presidente Musumeci, arriva adesso un’ulteriore circolare da parte dell’assessorato alla salute, guidato da Ruggero Razza.
Nell’atto si legge che, in seguito a una riunione telematica con il Comitato Tecnico Scientifico, si è deciso di distinguere tre gruppi: quelli che sono rientrati in Sicilia prima del 28 maggio, quelli rientrati tra il 29 maggio e il 2 giugno e quelli arrivati (o in arrivo) dopo il 3 giugno.
Ciò in quanto “l’assetto epidemiologico di Covid-19 in Italia e in Sicilia si è progressivamente modificato negli ultimi dieci giorni, rivelando un significativo declino del numero dei casi. Pertanto chi è giunto in Sicilia dopo il 28 maggio, si inserisce all’interno di un contesto epidemiologico assai più favorevole rispetto a chi è giunto precedentemente”.
Pertanto, per i tre gruppi sono previste modalità operative diverse: