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Alcamo, Giovanna Melodia si è dimessa dalla carica di vicepresidente del Consiglio comunale

La comunicazione dell’esponente pentastellata è stata rivolta ai colleghi durante la seduta consiliare di ieri sera. Il consesso civico della città poi ha votato a maggioranza due debiti fuori bilancio. Sono state, inoltre, trattate tre interrogazioni presentate dalla minoranza.

Altra tegola sui 5 Stelle alcamesi. Ieri sera, nel corso del Consiglio comunale, svoltosi nuovamente con il collegamento dei consiglieri comunali in videoconferenza, la pentastellata Giovanna Melodia (M5S) ha annunciato le dimissioni dalla carica di vicepresidente, rimettendola nelle mani del consesso civico della città. Queste sono state le parole lette dall’esponente grillina “Una scelta molto sofferta che si trascina da un po’ di tempo ma che, giunti ad oggi, non vede altra via di uscita”. E poi “Ho sempre operato con lealtà e nel rispetto dei ruoli istituzionali ma onestà intellettuale mi impone di ammettere che l’azione della Presidenza del Consiglio Comunale è stata poco incisiva e per niente innovativa. In questi 4 anni di consiliatura è stato sicuramente garantito il corretto svolgimento dei lavori del Consiglio in una posizione bipartisan ma, stante l’esclusiva natura istituzionale della carica, era auspicabile una maggiore rappresentanza sul territorio”. Inoltre, la consigliera Melodia nella sua comunicazione ha dichiarato: “Ci tengo a precisare che il mio non vuole essere un segnale di rottura ma una presa di coscienza e soprattutto uno spunto di riflessione su quello che è stato e quello che sarebbe dovuto essere”. Successivamente, un riferimento al gruppo politico Movimento 5 Stelle: “Devo, altresì, ammettere che questa scelta è stata, in qualche modo, anche condizionata dal clima poco sereno che si è venuto a creare all’interno del gruppo consiliare M5S ovvero in seno a quella che dovrebbe ancora essere la maggioranza consiliare”. Infine, la grillina ha tenuto a precisare che continuerà ad onorare il suo mandato fino alla fine della consiliatura.

Le sue parole hanno stizzito alcuni suoi colleghi della maggioranza. In particolare, i consiglieri grillini Nino Asta, Laura Barone e Rosalba Puma, i quali hanno espresso solidarietà al presidente del Consiglio comunale Baldo Mancuso. Vicinanza a quest’ultimo è stata manifestata anche dal consigliere comunale di minoranza Giacomo Sucameli (SF).

Successivamente si è passati alla trattazione delle interrogazioni presentate dall’opposizione. Nello specifico sono state discusse l’interrogazione del gruppo ABC-Alcamo Cambierà sul centro storico, illustrata dal consigliere Gino Pitò; l’interrogazione dell’Udc sulla stabilizzazione vigili urbani, esposta dal capogruppo Saverio Messana; l’interrogazione di Sicilia Futura sul parcheggio di Piazza Bagolino, trattata da Giacomo Sucameli. Nel corso di quest’ultimo intervento, si è potuto costatare come ad Alcamo si stiano iniziando a scaldare i motori della politica in vista della campagna elettorale del 2021. Così l’affondo dell’esponente politico contro l’amministrazione pentastellata: “Fermo restando la vostra inadeguatezza ad amministrare, io vi auguro che il prossimo anno facciate quello che ho fatto io in questi anni. Voi siete bravissimi a stare all’opposizione. Indossate di nuovo le magliettine gialle, fate il giro dei cocktails con le 5 stelle, fate quello che è giusto che facciate, però, questa volta all’opposizione, perché a noi avere voi all’opposizione il prossimo anno, chiunque amministrerà della politica, sarà da pungolo e da stimolo. E vi faremo vedere com’ è che si amministra. E lo dico con arroganza, perché io amo la mia città come l’amavate voi quattro anni fa”.

A causa dello sforamento dei 90 minuti, previsti dal regolamento comunale per la discussione delle interrogazioni, è stata rinviata al prossimo Consiglio comunale utile quella sul divieto di sosta via De Blasi presentata da Abc-Alcamo Cambierà. Il consesso civico della città poi ha votato a maggioranza due debiti fuori bilancio dell’importo complessivo di circa 7 mila euro. La prima deliberazione sì è conclusa in questo modo: 15 favorevoli (12 M5S, Messana e Allegro UDC e Pitò di Abc-Alcamo cambierà), 3 astenuti ( Calandrino e Cuscinà del gruppo misto e Dara di Noi per Alcamo) e 2 contrari (Sucameli di SF e Norfo dell’Udc). La seconda deliberazione invece è terminata con 18 voti favorevoli e 2 astenuti (Cuscina e Norfo).

redazione

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