“L’assistenza sanitaria in Sicilia è limitata da due mesi alle sole patologie ‘urgenti e non differibili’, situazione confermata anche dalla recente ordinanza del Presidente della Regione Siciliana ma chi all’inizio di marzo si trovava in condizioni ‘differibili’, quindi non di emergenza e non-Coronavirus, senza le adeguate cure sarà certamente peggiorato e lo stesso potrebbe accadere a chi si è ammalato nel frattempo”. E’ quanto afferma Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico e Segretario alla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana.
“È assolutamente necessario che la Sicilia sblocchi questa situazione come hanno già fatto numerose regioni d’Italia – afferma il deputato di minoranza all’Ars -.“Risulta, che molti pazienti abbiano difficoltà a concordare delle visite con i medici i quali, trovano difficoltoso riuscire a definire con esattezza cosa sia differibile e cosa no. In molte Regioni d’Italia si è già deliberata la ripresa delle attività ambulatoriali e di ricovero per tutte le patologie, tenendo sempre presenti tutte le precauzioni relative alla limitazione del contagio da Covid-19 e con il rispetto degli appuntamenti in modo da evitare affollamenti nelle sale di attesa. Ordinanze in tal senso analoghe sono state adottate anche in Emilia Romagna, Veneto, Campania, Toscana, Puglia, Basilicata e perfino la Lombardia sta gradualmente riattivando l’erogazione di tutte le prestazioni sanitarie.
“In Sicilia siamo stati fortunati, vista la pessima capacità del Governo regionale d’affrontare l’emergenza, e i nostri concittadini sono stati bravissimi nel tenere comportamenti corretti e, per questo motivo – conclude il parlamentare del PD – i siciliani meritano, senza ulteriore indugio, di avere la riattivazione della completa assistenza sanitaria”.