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Agricoltura, taglio alle risorse idriche per la siccità. Preoccupata la Cia

Com’è noto, quando l’emergenza epidemiologica ha cominciato a produrre i primi effetti negativi sull’economia nazionale, l’agricoltura era già in difficoltà. Prima del Coronavirus, infatti, c’era stata una stagione invernale anomala, sia per le piogge che per le temperature. Conseguenza di ciò, il taglio delle risorse idriche nelle province di Palermo e Trapani, che viene accolto con preoccupazione dalla Cia. “Arriva un po’ a sorpresa e, purtroppo, alle porte della stagione irrigua. Un ulteriore duro colpo, in questo momento, per la nostra filiera agroalimentare”, sottolinea Antonino Cossentino, presidente della Cia Sicilia Occidentale, commentando il piano di ripartizione delle risorse idriche deciso dall’Autorità di Bacino della Regione che prevede tagli consistenti alla stagione irrigua: in provincia di Palermo è stato deciso un taglio medio del 30% per le tre principali dighe (Garcia, Poma e Rosamarina), mentre in provincia di Trapani sarà erogato tra il 10 e il 15% in meno rispetto al fabbisogno richiesto.

Un piano che, come detto, risente della grave siccità di questo inverno nelle due province occidentali dell’isola e dell’attuale stato di emergenza sanitaria per il contenimento della diffusione del Coronavirus. La Regione ha annunciato che, per compensare i tagli, agli agricoltori sarà concesso di riutilizzare i pozzi abbandonati e che le autorizzazioni al Genio Civile avranno “una corsia preferenziale”.

“L’emergenza sanitaria e la salute delle persone – commenta ancora Cossentino – hanno sicuramente la precedenza in questo delicato momento, ma chiediamo alla Regione che davvero si possa accelerare sul piano burocratico, altrimenti altre aziende saranno costrette a chiudere. Chiediamo anche che l’uso dei pozzi preveda degli incentivi o dei premi, visto che riattivarli e tenerli in attività ha dei costi”.

Questo il quadro riepilogativo per ogni diga del piano di ripartizione delle risorse idriche per l’agricoltura fino al 31 dicembre (tra parentesi il fabbisogno richiesto)

PROVINCIA DI PALERMO

Mario Francese (ex Garcia): 14 milioni di metri cubi (21,5)

Rosamarina: 16,7 milioni di metri cubi (22,3)

Poma: 8,1 milioni di metri cubi (12,5)

Piana degli Albanesi: 0,55 milioni di metri cubi (0,84)

Scanzano-Rossella: 0,43 milioni di metri cubi (0,66)

PROVINCIA DI TRAPANI

Paceco: 2 milioni di metri cubi (2)

Rubino: 2,9 milioni di metri cubi (3,5)

Trinità: 4,95 milioni di metri cubi (5,5)

Zaffarana: 0,1 milioni di metri cubi (0,25)

redazione

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