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Altro che plexiglass, adesso si parla di “cupole” in bambù da installare in spiaggia

Dopo la proposta di uno stabilimento balneare di Rimini che proponeva di posizionare in spiaggia una serie di box in plexiglass che ha fatto tanto discutere la scorsa settimana, adesso ad alimentare il dibattito ci pensa il team dello studio Obicua Architettura che ha avuto un’altra idea.
Per rispettare le misure di sicurezza, questo team di architetti propone una cupola in bambù delle dimensioni del diametro di 5 metri. Si tratta di strutture molto leggere, facili da montare, totalmente ecosostenibili e che offrono anche la possibilità essere assemblate tra di loro creando spazi ancora più grandi.

Per gli stabilimenti balneari, sempre allo studio Obicua Architettura di Roma, hanno pensato anche ad un’idea più efficace ovvero la disposizione delle passerelle sulla spiaggia, oltre ad una serie di vasche di acqua salata per evitare gli assembramenti sul bagnasciuga.

“L’idea di base nasce dal concetto di rispetto delle distanze di sicurezza ma cercando di mantenere quel senso di libertà che i bagnanti ricercano in una giornata da passare in spiaggia” – racconta spiega l’architetto Campi intervistato da Il Tempo – “Vedendo quelle gabbie in plexiglass, ci è venuto in mente di creare una struttura più friendly. Come se fosse una tenda da campeggio più strutturata. Abbiamo pensato per la zona protetta ad una forma semplice a cupola, che si assembla facilmente con moduli triangolari ed è per sua stessa forma autoportante. I materiali utilizzati sono bamboo e alluminio. Per la copertura, poi, tessuti leggeri, resistenti e facilmente trasportabili il che permette la variazione della forma da sistemare sull’arenile come meglio si crede. Inoltre, posizionando le cupole in obliquo si potrà vedere il mare, creando così corridoi evitando anche gli assembramenti”.

redazione

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