Un progetto privato che avrebbe potuto cambiare il volto alla città, dando nuove prospettive di sviluppo economico e turistico. La revoca della concessione demaniale marittima da parte della Regione nei confronti della società Myr, salvo inattesi colpi di scena, ha però fatto naufragare le speranze e gli auspici di tutti quei marsalesi che avevano creduto in questo progetto. Tra i più delusi anche il sindaco Alberto Di Girolamo, che fin dall’inizio del suo mandato aveva dimostrato concretamente il proprio sostegno alla realizzazione dell’opera.
Sindaco, che idea si è fatto dell’epilogo di questa vicenda?
Purtroppo non c’è un altro progetto privato da recuperare. Dispiace perchè la Myr ha perso un sacco di tempo, evidentemente perchè non aveva i soldi per realizzare l’opera.
A questo punto, cosa farà il Comune di Marsala per quanto di sua competenza?
Il Comune si sta adoperando per portare avanti il progetto di messa in sicurezza. Se ci sono privati che hanno la volontà di presentare altri progetti, li ascolteremo.
Dovevano partire a inizio 2020 i lavori per i quali la Regione aveva stanziato 800.000 € per il completamento della barriera curvilinea. A che punto siamo?
Lì non ci sono problemi, la gara è stata fatta. Poi è arrivato il Coronavirus a bloccare tutto.
A che punto è l’iter con il progetto di messa in sicurezza, che potrebbe portare fondi per circa 26 milioni di euro?
Ci stiamo lavorando.
Che fine farà il Piano regolatore del Porto, che era legato al progetto della Myr?
Adesso vedremo cosa si può fare, nella speranza che un giorno possa riprendere il turismo, che al momento è il settore più penalizzato. Negli ultimi tre mesi il mondo è cambiato molto rispetto a prima.
Un anno dopo il suo insediamento, lei fu testimone della firma dell’Accordo di Programma tra Regione e Myr per la realizzazione del Marina di Marsala. Avrebbe mai immaginato che sarebbe finita così?
No, non me l’aspettavo assolutamente. Sembrava che avessero le coperture finanziarie e, anzi, si lamentavano della burocrazia che gli aveva fatto perdere tempo. Non solo il sindaco, ma tutti i componenti della Commissione di Vigilanza erano convinti che la situazione sarebbe andata avanti. Poi abbiamo cominciato a renderci conto delle difficoltà economiche che potevano avere. E’ stata una grandissima delusione, con un porto turistico di quel genere Marsala avrebbe cambiato volto e credo che sarebbe stato importante per tutta la Sicilia Occidentale. Sicuramente l’esito di questa vicenda non è dipeso dal Comune, dalla Regione o da altri enti pubblici. Speriamo che venga fuori qualcos’altro, vista la posizione di Marsala.
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Per quanto attiene la revoca delle concessioni sulle aree demaniali da parte della Regione alla società Myr, connessa con la realizzazione delle opere del tanto discusso porto di Marsala, a mio avviso, non si può prescindere da considerare la stessa natura "pubblico/privato" del progetto, per la complementarietà delle opere originariamente previste nella sua totale valutazione, a prescindere dalle rispettive e diverse fonti di finanziamento.
La revoca, di fatto, non è altro che una comunicazione formale di "inadempienza contrattuale", per il mancato rispetto delle previste condizioni contrattuali ed alle quale era stato subordinato il rilascio della stessa concessione (pagamento oneri o rilascio fidejussione bancaria).
Altra considerazione, non può che essere di ordine politico, essendo la città di Marsala la quinta espressione per rilevanza regionale, a livello politico/istituzionale, sarebbe stato opportuno da parte del Governatore informare tempestivamente il Sindaco, prima dell'inoltro dell'effettiva comunicazione formale alla società.