Continuano le prese di posizioni diversificate tra il sindaco e don Francesco Fiorino Direttore dell’Opera di Religione Mons. Gioacchino Di Leo. Ieri il primo cittadino Alberto Di Girolamo aveva spiegato i motivi per i quali non poteva assegnare il Palazzetto dello Sport come deposito di generi alimentari per la distribuzione gratuita.
Adesso arriva la replica del sacerdote.
“Con riferimento alla nota diramata dal sindaco e ripresa da alcuni giornali e media, con riferimento a quanto da me affermato in ordine alla necessità di utilizzare il Palazzetto dello Sport, desidero precisare alcune inesatte informazioni che sono state riportate dal Sindaco nel suo post nella pagina facebook dalla stesso amministrata .
Il primo cittadino ha scritto : “ Desidero solo spiegare il perché non abbiamo utilizzato il Palazzetto dello Sport come sede per il deposito degli alimenti e per l’organizzazione dei pacchi. Tale struttura non avrebbe consentito la sicurezza di quanto depositato e inoltre ha il pavimento in parquet.”
Si precisa che il palazzetto è dotato di idonee coperture per salvaguardare il parquet, che secondo quanto affermato dal Sindaco sarebbe il motivo primario della cautela che giustifica la mancata disponibilità dell’immobile .
Inoltre il Dr. Di Girolamo ha affermato quanto segue: “Da tempo avevamo invece proposto la possibilità di trasferire il tutto presso il Comando di Polizia Municipale, dove al seminterrato c’è un grande locale che garantisce il mantenimento della distanza di sicurezza tra i volontari, ed è un luogo sicuro per la presenza dei Vigili Urbani.”
In primo luogo, desidero precisare che il sindaco, senza confrontarsi in una riunione di “cabina di regia” prevista dall’accordo di collaborazione, con la Fondazione San Vito ONLUS e con la Opera di religione Mons Gioacchino Di Leo, entrambe partners dell’accordo di collaborazione, ha unilateralmente deciso il trasferimento nel c.d. seminterrato del Comando della Polizia Municipale di Marsala.
In verità trattasi di un garage, da sempre inutilizzato, anche per la sosta delle autovetture in dotazione alla polizia municipale .
Inoltre, cosa più importante, da un sopralluogo effettuato era in evidente stato di non utilizzo da almeno un decennio e, certamente, luogo non idoneo perché insalubre per la conservazione degli alimenti e per lo svolgimento delle attività di confezionamento e di consegna dei pacchi alimentari.
Questo è il vero motivo per cui mi sono opposto alla decisione del trasferimento, che non immaginavo essere irrevocabile e non, certamente, per motivi di salute, che in questo momento non mi affliggono e che spero non mi affliggano in futuro .
Ed ancora il sindaco ha così chiosato : “Ci dispiace che nonostante i tanti lati positivi della nuova sede, padre Fiorino voleva a tutti i costi che fosse utilizzato il Palazzetto dello Sport.”
Orbene, così espressa la questione appare più un capriccio di natura personale che una questione di rispetto delle regole di igiene, poiché la salubrità degli ambienti e la pulizia degli stessi, sono la priorità assoluta e indispensabile per la tutela della collettività.
Il dover maneggiare alimenti ed essere in contatto con le persone bisognose, comporta l’obbligo di salvaguardare, tutti, anche, la salute dei volontari che nel seminterrato, non ulizzato da un decennio e non idoneo neppure per la rimessa delle auto, avrebbero dovuto operare in ambiente non rispettoso delle regole di prevenzione anche perché non arieggiato .
Queste sono state le rimostranze e non anche questioni di altra natura, inoltre il palazzetto dello sport recentemente è stato concesso per l’organizzazione del Carnevale nel febbraio ultimo scorso.
Sicuri del fatto che il sig. Sindaco si sarà premurato di proteggere il parquet, anche nell’occasione della concessione a un privato per l’organizzazione della festa di carnevale, che come dice nella nota “avrebbe inevitabilmente rovinato la pavimentazione per la quale il Comune, quindi tutti i cittadini marsalesi, hanno speso dei soldi” .
Con riferimento a quanto per ultimo affermato dal sindaco, sul rispetto del confronto e delle regole, laddove scrive : “Io credo che sia fondamentale da parte di tutti, soprattutto di chi rappresenta un’istituzione civile o religiosa, riuscire sempre e comunque a rispettare le regole, degli altri, accogliere opinioni diverse dalle proprie, confrontarsi e accettare le soluzioni più idonee, soprattutto se il fine è nobile e ci si crede veramente.”, desidero chiarire che, come già rappresentato sopra, il sindaco non ha interpellato “la cabina di regia” prevista nell’accordo di collaborazione non confrontandosi e, inoltre, non ho mai detto di non voler più proseguire nell’azione a tutela dei più deboli, ma semmai di proseguire autonomamente come da anni l’Opera di religione Mons. Di Leo ha svolto a Marsala e in alcune altre città della diocesi di Mazara del Vallo.
Proprio stamane abbiamo proseguito nella distribuzione dei beni di prima necessità, utilizzando luoghi privati salubri e idonei alla attività da svolgere.
Nel ritenere che non vi sia una volontà offensiva nel sindaco e dispiacendomi però per l’equivoco in cui lo stesso è incorso attribuendomi condotte a me estranee, mi auguro che con questo chiarimento si possa addivenire ad una rivalutazione dei rispettivi ruoli per affrontare insieme, in questo momento di grave emergenza socio economica, le necessità dei nostri concittadini più bisognosi .
Don Francesco Fiorino
Direttore dell’Opera di Religione Mons. Gioacchino Di Leo
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Sindaco di Marsala,Alberto Di Girolamo, potevi fare a meno di denigrare il grande, mio amico, Padre Francesco Fiorino, che ha detto cose giuste. Il Palazzetto dello Sport, con la protezione del parquet è la cosa buona e giusta per la distribuzione.Rivedi la tua decisione e ascolta Padre Francesco Fiorino.Infine, un consiglio, fai più incontri colloquiali nelle decisioni da prendere, parlare non costa nulla. Cav.Ing.Gaspare Barraco.Marsala,