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Santa Pasqua, i messaggi dei sindaci della Provincia

Qui di seguito i messaggi di augurio e vicinanza di alcuni sindaci della Provincia per una serena Santa Pasqua, quest’anno come non mai di riflessione per un momento così drammatico come questo, con l’emergenza Coronavirus. Man mano si aggiungeranno i vari primi cittadini dei comuni del trapanese.

Il video-messaggio del sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone qui: https://www.facebook.com/100008802003656/videos/2265066167130095/

Il messaggio del sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione:

Il messaggio del sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo:

A tutti voi e alle vostre famiglie auguro una serena Pasqua. Non importa se dobbiamo restare a casa, l’importante è uscire presto da questa pandemia. Un augurio speciale desidero rivolgerlo a chi è ricoverato in ospedale, a chi sta passando un periodo di solitudine, ai sanitari che, anche in queste ore, sono in prima linea per aiutare i malati di Covid-19, a tutti i volontari che hanno distribuito alimenti alle famiglie per lenire la loro sofferenza, alle forze dell’ordine che stanno facendo di tutto per bloccare i trasgressori e impedire la diffusione del contagio, alle famiglie che hanno perso un proprio caro. Un altro augurio speciale lo rivolgo a tutti quei nuclei familiari messi in ginocchio dalle restrizioni per l’epidemia, capisco che è difficile vivere questi giorni senza lavorare. Mettiamocela tutta, restiamo a casa, rispettiamo le norme di sicurezza e insieme ce la faremo. Marsala unita ce la può fare.
Ancora auguri.

Il messaggio del sindaco di Alcamo Domenico Surdi:

Cari Concittadini, siamo nella settimana della Santa Pasqua, in un tempo, quello dell’emergenza sanitaria da coronavirus, sospeso tra timori e rinunce ma anche tra attese e speranze. Un tempo in cui ci è stato chiesto di astenerci dalla vita sociale che ci struttura e ci rende comunità ma che, allo stesso modo, ci offre la possibilità di stringerci l’uno all’’altro in uno spazio di solidarietà e condivisione per il bene di ciascuno di noi. In questa Pasqua in cui sentiamo più forte il senso di fragilità, desidero rivolgere gli auguri a tutti Voi concittadini che restate a casa, ai lavoratori che con coraggio affrontate le difficoltà quotidiane, agli operatori socio/sanitari che siete impegnati nell’assistenza ai malati; alle Forze dell’Ordine che vigilate per la sicurezza di tutti noi; alla Protezione Civile, ai Volontari e a tutte le associazioni impegnate sul territorio a sostegno di chi è più debole e fragile; ai dipendenti comunali che onorate ogni giorno il vostro servizio; agli insegnanti che, con la didattica a distanza, consentite ai nostri ragazzi di proseguire il percorso formativo; a tutti gli amministratori e consiglieri comunali che con responsabilità e senso del dovere continuate a impegnarvi per il bene comune. Con l’auspicio che, presto, potremo riprendere le nostre abitudini, facendo tesoro di questa triste e dolorosa esperienza, vi ringrazio per la vicinanza che mi trasmettete ogni giorno e che possa davvero essere una Pasqua di resurrezione per ognuno di noi.

Il messaggio del sindaco di Trapani Giacomo Tranchida:

È tempo di Pasqua: passione, morte e risurrezione di Gesù, per i cristiani.
È tempo di passione, di preghiera sentita e di ricordo, per i nostri Cari scomparsi. È anche tempo di CoronaVirus: passione, morti e speranza di farcela, per tutti.Nel rispetto del credo di ciascuno- è innegabile- ci ritroviamo tutti, in ogni parte del pianeta, in una medesima condizione più o meno grave dalla quale ne usciremo solo se uniti. Nessuna differenza di religione, etnia, sesso, stato sociale e professionale, poiché nessuno è invincibile. Solo insieme tutti possiamo essere e saremo più forti. E, per essere più forti, ognuno deve continuare a fare la sua parte, sopratutto restando a casa, nonostante il richiamo delle tiepide giornate primaverili e della bellezza solare dei nostri luoghi.Un abbraccio virtuale e pieno di gratitudine ai Medici e Personale paramedico, tanto negli Ospedali quanto ai Medici di base, al Personale del 118 ed alle migliaia di Volontari del soccorso e della protezione civile.Un pensiero alle Forze dell’Ordine, ai nostri Vigili Urbani e a tutte le donne e uomini delle Forze Armate, in ogni dove impegnati nel dare una mano.Giunga la nostra gratitudine anche a chi, quotidianamente, è esposto al rischio pur di assicurare i servizi essenziali: Personale comunale e delle ditte impegnate per lo smaltimento dei rifiuti e sanificazione stradale, Personale impegnato per il mantenimento dei servizi idrici e fognari. Ma anche Personale delle aziende private di distribuzione alimentare, e delle farmacie.Gratitudine alle tante e diverse aziende che, con le loro contribuzioni in prodotti, buoni spesa e denaro, aiutano nella nostra come in altre città, la straordinaria e spontanea macchina TRAPANIRETESOLIDALE, che garantisce a migliaia di famiglie la consegna a domicilio di prodotti e generi alimentari, farmaci ed altri beni,per il tramite della CRI, delle Parrocchie, della Caritas, dei gruppi del Volontariato Vincenziano e Salesiano,e del semplice Volontariato “spontaneo” comunque e ovunque allestito.Grazie alle famiglie e ai benefattori che hanno riempito i carrelli solidali e non hanno lesinato donazioni.Come Comune Amico, grazie anche ai suggerimenti delle varie componenti politiche, alla collaborazione dei Patronati e Caf, al supporto di tecnici e volontari; in sinergia stiamo provando a non lasciare alcuno indietro, facendo la corsa contro il tempo per rispondere alle migliaia di richieste d’aiuto pervenute. Grazie per il lavoro straordinario dei gentili Assistenti Sociali e del Personale dei Servizi Sociali, Protezione Civile e Finanziari in primis.E grazie alle invisibili sarte volontarie che stanno trasformando donazioni liberali degli Amministratori comunali e beneficenze di privati, compresa l’Unione Maestranze ed alcune ditte, in artigianali MASCHERINE TNT, presidio sanitario introvabile ma molto utile, e decisamente strategico per limitare il rischio di contagio del virus in mancanza della giusta distanza interpersonale.Ma il ringraziamento e l’augurio più importante è quello che dobbiamo fare a ciascuno di NOI rigorosamente impegnati nel rispettare i comportamenti e le precauzioni individuali. Solo così facendo tuteleremo le nostre famiglie, i nostri Cari e l’intera comunità che stiamo riscoprendo essere il prossimo nostro …ancora più prossimo di noi stessi.Non bastano più i consigli e gli appelli del sistema dell’informazione che anche in città ringraziamo: occorre che ciascuno sia medico ed insieme vigile, volontario e beneficiario di azioni solidali e portatore d’aiuto e salute, a partire dalla propria famiglia.Questo anno 2020 sarà ricordato nei libri di storia e insieme Noi, uniti e solidali, potremmo ricominciare a scrivere una storia nuova, ripartendo dalle nostre comunità e non dimenticando le tante vittime innocenti e gli Eroi di questa guerra contro un nemico invisibile il COVID-19.Con l’augurio che presto vivremo il tempo di risurrezione alla nostra vita e ai nostri affetti più cari.

Il messaggio del sindaco di Valderice Francesco Stabile:

Quest’anno le festività della Pasqua hanno un sapore alquanto differente.
Il momento particolare ci obbliga ad essere distanti, ma non per questo lontani. Continueremo anche in questi giorni a portare avanti, ciascuno nel proprio ruolo, i compiti essenziali per i quali siamo stati chiamati. Il mio più sentito ringraziamento e augurio va agli Operatori Sanitari, alle Forze dell’Ordine tutte, alle Associazioni di Volontariato, alla Protezione Civile e a coloro che lavorano assiduamente cercando di far vivere “serenamente” questo surreale periodo di quarantena. Un abbraccio virtuale lo rivolgo ai bambini e ai ragazzi, che in questa emergenza sanitaria, sentono la mancanza dei nonni, degli amici, dei compagni di scuola, consapevoli però, che il loro sacrificio è necessario per tutti noi. Un grazie a tutto il personale scolastico, e, in particolar modo, alla tenacia delle insegnanti per aver saputo trasferire “il sapere” in aule virtuali. Un augurio a tutti i miei cittadini, a chi soffre la solitudine e l’isolamento forzato, agli anziani, ai malati, e a tutti quelli che hanno perso il lavoro in queste settimane. Auspico che il senso del sacrificio, delle restrizioni imposte, possa solo essere un momento di passaggio, per un ritorno ad una vita piena di affetti e serenità. Che la Pasqua possa portare rinnovamento, e che sia un esempio di Resurrezione per tutti noi! Vi chiedo, ancora una volta, di essere responsabili e rispettare le disposizioni adottate. Sono sicuro che tutti insieme riusciremo a ritrovarci come prima.

Il messaggio del sindaco di Erice Daniela Toscano:

Care concittadine, cari concittadini, siamo tutti consapevoli che sarà una Pasqua diversa, per certi versi anomala. Non voglio mentirVi, perché non sono abituata a farlo. Purtroppo non sarà come gli altri anni. Siamo tutti profondamente segnati da un’emergenza che nessuno di noi aveva messo in conto e che ci costringe a vivere le nostre vite in maniera differente. Ciò vale per le nostre libertà, oggi profondamente limitate. Vale per il nostro lavoro, modificato se non, purtroppo, compromesso. Vale anche e, soprattutto, per la nostra socialità, segnata dalla distanza fisica. Soprattutto quella coi nostri familiari, ai quali siamo abituati a regalare affetto e coi quali trascorriamo momenti di convivialità che oggi risultano impossibili. Non sarà come gli altri anni, dunque, perché non ci potremo riunire con tutti i parenti, i nostri amici, le persone a cui teniamo. Dovremo restare a casa, con senso di responsabilità. Ma dovremo cogliere da questa nuova, difficile, esperienza tutti gli aspetti positivi e gli insegnamenti che, seppur residuali, possono e devono divenire i giusti incentivi per risollevarci e guardare con fiducia al futuro. Le scintille che potranno innescare la ripartenza della nostra società, che ci sarà. L’amore delle nostre famiglie, la coesione sociale, il senso di appartenenza ad una comunità cittadina, regionale, nazionale, sono principi cardine ai quali appigliarsi e fare nostri. Vere e proprie certezze, fondamentali anche per accettare di trascorrere la Pasqua in maniera differente. Che non è poi un sacrificio così grande, se solo proviamo a valutare la situazione emergenziale in cui ci troviamo, la solitudine di chi ci ha lasciati senza poter dare un ultimo saluto ai propri cari, la sofferenza di chi ha perduto qualcuno senza poterlo assistere, l’impossibilità di poterli ricordare recandosi al cimitero, il lavoro instancabile di chi garantisce la nostra salute, la nostra sicurezza, lo svolgimento del lavoro ordinario e necessario perché il Paese non si fermi definitivamente. Sono tutti motivi che dovrebbero farci riflettere e darci la forza e la convinzione per andare avanti senza recriminazioni né dubbi. Trascorreremo questa Pasqua a casa ed in maniera atipica, ma consapevoli che ci stiamo dimostrando forti e coraggiosi come forse neppure noi credevamo. Dobbiamo continuare a farlo. Il nostro pensiero può e deve essere rivolto, in questo momento, a chi sta peggio di noi e sta vivendo momenti di difficoltà di salute, economica ed emotiva. Il Comune che ho l’onore di amministrare insieme ai miei assessori farà la propria parte affinché nessuno possa sentirsi solo. Lo stesso dobbiamo fare tutti, in qualità di cittadini: aiutiamo chi è in difficoltà, nel rispetto delle restrizioni e nei limiti delle possibilità di ciascuno, dando una mano o donando qualcosa: l’Amministrazione Comunale ha lanciato iniziative come “La spesa sospesa” o “Azienda Solidale” le cui modalità per aderire sono riportate nel nostro sito web istituzionale. Il mio migliore augurio va a tutti Voi, indistintamente. Ma permettetemi di nominare alcune categorie (e ciò non è affatto scontato) che si stanno particolarmente spendendo in questa fase, con grandi meriti. Penso ai medici e all’intero personale sanitario, alle forze dell’ordine, agli operatori ecologici, ai dipendenti dei supermercati e delle attività commerciali, ai docenti, ai farmacisti, ai volontari della Protezione Civile, delle associazioni e delle parrocchie, ai dipendenti comunali e a quelli dei servizi di assistenza domiciliare e a tutti coloro i quali continuano ad assicurare un servizio indispensabile per far sì che il nostro Paese non si fermi. La Pasqua è il simbolo religioso della resurrezione, della rinascita. Credo che sia importante ricordarlo perché gli importanti messaggi spirituali che questa ricorrenza custodisce (e che non devono passare in secondo piano, mentre siamo costretti a rinunciare alle nostre celebrazioni religiose), possono e devono divenire metafora del cambiamento che tutti ci auguriamo possa concretizzarsi quanto prima. Usciremo da questa situazione e ne usciremo ancora più forti e uniti di prima: siamo Italiani, Siciliani, Ericini e dobbiamo esserne fieri. Dimostriamolo restando a casa anche a Pasqua (e Pasquetta). Senza tristezza, ma con la voglia e la certezza di tornare il prima possibile a riappropriarci delle nostre vite.

redazione

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