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I migliori calciatori siciliani di tutti i tempi

Da Schillaci a Salvatore Aronica, passando per Mascara detto Mascarinho e Antonio Asta, fino a toccare i due portieri goleador: passiamo in rassegna tutti i calciatori dell’isola che si sono fatti notare nella nostra Serie A.

Non solo attaccanti, ma anche portieri goleador

Non avranno portato a casa molti scudetti o vittorie i calciatori siciliani, ma sono sempre stati apprezzati da tifosi e stampa per temperamento e qualità. L’isola detiene un record tutto particolare che riguarda i goal dei portieri: due dei tre portieri a\ essere riusciti a siglare una rete in Serie A sono proprio siciliani, stiamo parlando di Michelangelo Rampulla, ex secondo portiere della Juventus di Lippi e di Massimo Taibi, storico portiere della Reggina, di cui è attualmente direttore sportivo, e del Manchester United. L’altro portiere che è riuscito in quest’impresa fu Brignoli, che nel recente e pazzesco 2-2 fra Benevento e Milan diede un grosso dispiacere a Gattuso al quinto minuto di recupero. Fra i calciatori siciliani più celebri c’è però sicuramente Totò Schillaci, protagonista delle “notti magiche” italiane di un Mondiale, quello del 1990, sfuggito ai nostri colori solo per una semifinale sfortunata persa ai rigori con l’Argentina di Caniggia e Maradona. L’attaccante, che ha militato nell’Inter e nella Juventus, squadra quest’ultima che fino all’anno scorso veniva considerata da addetti ai lavori e scommesse online di Betway come l’unica vera contendente alla vittoria della Serie A in mancanza di avversari che potessero tenerle testa, è sicuramente la massima espressione del calcio siciliano, rimasto nel cuore dei tifosi d’Italia e del mondo dopo essere stato capocannoniere per la nostra nazionale e della Coppa del Mondo con sei reti. Come non citare Mascara, il funambolico numero 7, nato a Calatagirone e che vanta anche una presenza in nazionale maggiore, è entrato di diritto nella storia della trinacria e del campionato italiano per un fantastico goal da centrocampo nel derby contro il Palermo quando giocava con il Catania, goal che gli valse il premio di “Miglior goal dell’anno” nel 2009. Un altro attaccante siciliano ha “rapito” il cuore di molti appassionati che incarna a pieno titolo il “bomber di provincia”, partito dai campi in terra battuta della sua Lipari e arrivato in Serie A alla Fiorentina, anzi portandocela letteralmente, dalla vecchia C2 al massimo campionato, a suon di goal, ben 57 e tutti di qualità, mai banali e sempre decisivi.

Antonino Asta, Aronica e Vasari: quanta qualità

Molte testate giornalistiche si sono divertite nell’immaginare un’ideale formazione di calciatori siciliani, abbiamo visto che in porta avremmo avuto l’imbarazzo della scelta, fra Rampulla e Taibi, ma anche negli altri reparti la Sicilia non scherza. Salvatore Aronica, centrale mancino di Palermo, è stato una colonna della Reggina dei miracoli con la “mitica” casacca con lo sponsor Gicos e del Napoli di Cavani, in entrambe le esperienze guidato da mister Mazzarri, ha mosso i primi passi nelle giovanili del Trapani, per poi formarsi ulteriormente alla Juventus e diventare uomo importante al Crotone. Altro giocatore siciliano che si è fatto notare in Serie A tanto da raggiungere la nazionale maggiore è stato Antonino Asta, nato a Alcamo in provincia di Trapani, convinse Trapattoni a convocarlo per l’amichevole premondiale del 2002 a Catania, in cui l’esterno destro indossò per la prima e unica volta l’azzurro dell’Italia. Fra i migliori talenti che la Sicilia abbia mai espresso nel mondo del calcio va annoverato sicuramente Gaetano Vasari, esterno di grande qualità e dall’assist “facile”, che ha fatto le fortune del Cagliari di Ventura con cui si è espresso al meglio, sfiorando la convocazione in nazionale più e più volte nella stagione ‘98-’99, campionato in cui collezionò 33 presenze e tre goal. Ma il siciliano più “vincente” in assoluto è l’indimenticabile Pietro Anastasi, che insieme con il torinese Bettega, formava una coppia d’attacco bianconero formidabile negli anni ‘70, con cui si laureò campione d’Italia per ben tre volte prima di passare ai rivali dell’Inter. Il Pelè bianco, soprannominato così dai tifosi della Juventus, salì anche sul tetto più alto d’Europa con la nazionale italiana guidata da Valcareggi nel 1968 nonostante la giovanissima età.

Il calcio in Sicilia è una cosa seria e lo sanno bene i tifosi che stanno soffrendo la mancanza delle squadre siciliane nel massimo campionato, assenza dovuta a una crisi economica e di infrastrutture che dopo gli anni ‘90 ha colpito tutto il meridione. La passione che si respira sull’isola farà sicuramente nascere altri talenti come Torregrossa, con la speranza che qualcuno di questi resti a fare grandi le squadre della trinacria.

redazione

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