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Ruggirello a rischio Covid diventa un caso nazionale

Sta diventando un caso nazionale il presunto contagio da Covid-19 dell’ex deputato regionale Paolo Ruggirello. Detenuto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere, l’ex parlamentare trapanese, a un anno dall’inchiesta “Scrigno” in seguito a cui verrà processato per associazione mafiosa, Ruggirello sta male da giorni e le preoccupazione per il suo stato di salute è stata oggetto di numerose segnalazioni da parte della figlia Monica. L’avvocato Vito Galluffo si è attivato in questi giorni con tutte le istituzioni competenti per avere un quadro chiaro della situazione. L’ultima risposta data dalla direzione del carcere alla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo è che non ci sarebbe pericolo di Coronavirus per Ruggirello. “Stiamo approfondendo seriamente la questione per capire se è realmente così”, afferma Galluffo, che per il resto preferisce mantenere il massimo riserbo su una vicenda che chiama in causa la delicata sfera dei diritti dei detenuti, di cui lo Stato, al di là dei reati commessi (veri o presunti, se consideriamo i casi di carcerazione preventiva), ha il dovere di occuparsi senza lasciare spazio a zone d’ombra.

Dicevamo che la vicenda è balzata alle cronache nazionali, in seguito al post pubblicato dal giornalista e scrittore Carmelo Abbate, che di seguito riportiamo.

Ninny Bornice

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Tags: Carmelo AbbatePaolo RuggirelloVito Galluffo