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Sicilia: task-force per misure economiche e test rapidi di Covid-19. Donate 10mila mascherine

Una speciale task-force per coordinare le misure finanziarie ed economiche necessarie a fronteggiare l’attuale crisi provocata dall’emergenza Coronavirus in Sicilia. Lo ha deciso il governo Musumeci che ha formato un apposito gruppo di lavoro, insediatosi, stamane, a Palazzo Orleans a Palermo.

Il team, costituito con un decreto dell’assessore all’Economia Getano Armao, è formato dal ragioniere generale della Regione, dai dirigenti generali dei dipartimenti Finanze, Programmazione e Attività produttive e dalle Autorità di gestione dei Fondi europei e nazionali e dall’Autorità regionale dell’innovazione tecnologica, oltre che dal capo di Gabinetto vicario del presidente Musumeci.
A coordinare la struttura – alla quale non spetterà nessun compenso – sarà Benedetto Mineo, già capo dell’Agenzia delle dogane e ai vertici di Equitalia. Il dirigente regionale, che in passato ha guidato anche il dipartimento Finanze, avrà il compito di pianificare e monitorare lo stato degli interventi e rendicontare al governo, avvalendosi delle strutture tecniche regionali e dell’assistenza tecnica sui fondi disponibili nei vari dipartimenti.

Inoltre, in una regione come la Sicilia con epidemia contenuta – fatta eccezione per alcuni focolai – è possibile effettuare studi di sieroprevalenza e sieroconversione. Lo rileva il Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid-19 in Sicilia, in un parere trasmesso all’assessorato regionale della Salute sull’utilizzo dei test rapidi e dei test sierologici. Secondo gli esperti «ci sono sufficienti evidenze scientifiche che sorreggono la validità e l’utilità di questi test rapidi in ausilio alla sierologia classica e ai tamponi rinofaringei».

I componenti del Comitato, facendo esplicito riferimento agli asintomatici, rilevano in particolare che «in questi soggetti – si legge nel parere – andrà eseguito il test rapido con card come prima scelta. Se sia le IgM (immunoglobuline M) che le IgG (immunoglobuline G) risulteranno negative e il soggetto è a basso rischio allora può essere considerato non infetto, con sufficienti probabilità logiche e scientifiche».

Salini Impregilo, gruppo che opera nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria in oltre 50 Paesi, ha donato 10mila mascherine FFP2 da destinare al personale che opera all’interno degli ospedali del sistema sanitario regionale.
«In questa dura battaglia per sconfiggere il Covid-19 – dichiara l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza – siamo tutti in prima linea. Sia i privati che il mondo produttivo stanno rispondendo con grande generosità per affiancare l’istituzione regionale in questa difficile e impegnativa prova».

redazione

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