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Ance Sicilia: “Subito una moratoria sulla burocrazia”

“I poteri legislativo ed esecutivo alla Regione hanno giustamente e adottato provvedimenti urgenti per affrontare l’emergenza sanitaria ed economico-sociale provocata dall’epidemia del Covid-19, ma nonostante la gente stia morendo di fame anche in questo caso il potere burocratico non si vergogna di bloccare tutto”.


E’ la denuncia di Santo Cutrone
, presidente di Ance Sicilia, che si
riferisce agli atti con i quali il governo regionale ha indicato la
necessità di pagare alle imprese tutti i lavori finora eseguiti e di
mettere in gara tutti gli investimenti disponibili in infrastrutture.
Cutrone segnala che invece “…la burocrazia negli assessorati è
impegnata ad eseguire la verifica dei residui di bilancio, cosa che
avrebbe dovuto fare a gennaio
, e ha messo da parte tutto il resto”,
che “anche molti enti locali, per altri motivi, stanno ritardando i
pagamenti alle imprese
”, e che “tutte le stazioni appaltanti, tranne
qualche rara eccezione, proprio utilizzando la scusa del coronavirus
hanno posticipato la pubblicazione dei bandi di
gara a data da
destinarsi. In questa situazione rinviare le tasse e le rate e mettere il
personale in cassa integrazione non basta per superare la crisi
e
ripartire dopo la rimozione del blocco – afferma Santo Cutrone – .
Lasciandole senza liquidità per fornitori e gestione minima e senza
cantieri, la burocrazia condanna tutte le imprese del settore
costruzioni a morte certa”.
Dunque, il presidente di Ance Sicilia ritiene “urgente, da parte del
governo regionale e dell’Ars, un intervento veramente incisivo, una
moratoria sulla burocrazia, che renda snello e veloce ogni passaggio
amministrativo,
nonché la costituzione di una task force che si occupi
di sbloccare subito tutto ciò che serve alle imprese edili, dai
pagamenti ai bandi di gara”.

redazione

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