“In questo drammatico momento legato all’emergenza coronavirus, l’informazione attraverso i media e i giornali rimane un presidio contro il proliferare di notizie inattendibili e sovente di fake news. Non c’è dubbio che la carta stampata sta subendo una crisi nelle vendite legata al lockdown che impone a tutti di restare a casa. Nonostante ciò i giornalisti continuano a lavorare per far arrivare in edicola, tutti i giorni, i quotidiani. Raccogliamo l’appello che viene dei comitati di redazione di vari quotidiani affinché venga finanziato dalla Regione e dal Governo nazionale un massiccio piano pubblicitario di comunicazione istituzionale sui quotidiani per sostenere economicamente queste imprese. C’è il rischio reale che con la crisi determinata dalla pandemia finiscano in frantumi le aziende che editano giornali. Serve pertanto un’iniezione di fiducia con un poderoso investimento pubblico per tutelare e garantire la stampa libera e difendere i lavoratori che vi operano”.
Lo affermano i deputati dell’Udc all’Assemblea regionale siciliana Eleonora Lo Curto, Margherita La Rocca Ruvolo, Mimmo Turano, Vincenzo Figuccia e Danilo Lo Giudice.
All’iniziativa si aggiungono anche altri rappresentanti istituzionali di diversa collocazione politica
Il deputato ragionale Claudio Fava sostiene che “…un intervento del Governo regionale in aiuto al mondo dell’informazione in Sicilia non è più rinviabile. Le preoccupazioni espresse dai Comitati di redazione dei giornali dell’isola sono serie, fondate e concrete – dichiara il Presidente della Commissione Regionale antimafia -, occorre attivare immediatamente un pacchetto di aiuti, anche ricorrendo alla pubblicità istituzionale che consentirebbe di informare la popolazione sulla situazione e gli interventi della Regione.
Il sostegno ad un settore strategico in una fase in cui, più che mai, la necessità di un’informazione attendibile e verificata deve essere considerato tra le priorità da affrontare” .
Per l’eurodeputato del PPE Giuseppe Milazzo “…le istituzioni regionali e nazionali debbono muoversi velocemente per fornire un sostegno anche al segmento produttivo dell’informazione che somma alle difficoltà del momento anche una crisi strutturale che dura da anni”.