L’Ospedale di Marsala continua a far parlare di sè. La scelta di adibirlo totalmente a Covid Hospital per ricoverare esclusivamente pazienti malati di coronavirus, ha fomentato perplessità e preoccupazioni fra la cittadinanza e gli operatori sanitari, quest’ultimi i veri protagonisti di una situazione emergenziale che mette a dura prova nervi e pazienza. Gli stralci delle lettere scritte da 2 medici e pubblicate da questo giornale, leggi qui hanno suscitato la replica del Direttore Generale dell’ASP Trapani, Fabio Damiani, il quale ha chiarito alcuni aspetti di questa “confusionaria”vicenda o almeno percepita come tale dalla maggior parte dei cittadini seriamente preoccupati da alcune notizie come ad esempio l’annuncio della chiusura del Pronto Soccorso. Damiani ha respinto con fermezza le paure e ha usato parole dure nei confronti dei medici che avevano espresso il loro disagio nella prospettiva di dover badare ai pazienti Covid senza l’opportuna preparazione e senza ancora il necessario equipaggiamento.
« Ci tengo a precisare che le preoccupazioni dei medici e da voi pubblicate, sono infondate e l’ho spiegato anche nei vari comunicati. Le paure espresse nella nota sono egoismi. Il medico ha il compito di salvare vite umane e non può avere paure. Chi scrive dovrebbe firmare con il nome. Queste lettere di medici senza nome lasciano il tempo che trovano. Si tratta di gente non competente che scrive per ragioni personali e non nell’interesse della collettività. Fino ad ora sia Trapani che Marsala hanno dato risposte eccezionali ai malati covid quindi le paure del “secondo” medico sono palesemente infondate. E poi ci sarà uno staff di medici delle branche che guiderà e altri che si affiancheranno ove l’emergenza dovesse crescere nei numeri. Oggi abbiamo nominato anche un Comitato Tecnico Scientifico per aiutarci. Tra l’altro vi fanno parte il presidente dell’Ordine dei Medici che è marsalese, (Rino Ferrari ndr) e il primario di cardiologia dell’ Ospedale di Marsala (Gaspare Rubino ndr) ». A Damiani ovviamente abbiamo anche chiesto perchè è stato chiuso il Pronto Soccorso e la sua laconica risposta ha troncato ogni replica: « Il pronto soccorso e’ chiuso perché non possono essere creati percorsi misti. Abbiamo creato un punto di emergenza straordinario per venire incontro alla città. Non accetto però sciacallaggio mediatico e strumentalizzazioni varie».
Inoltre, non ha lasciato indifferenti la scelta di effettuare sabato scorso i tamponi presso i locali dell’Ufficio d’Igiene in via Pascasino. Tale scelta ha comportato lunghe file di persone contattate dall’ASP per eseguire il test faringeo. Si sono creati “assembramenti” con buona pace della distanza di sicurezza. Alle accuse di “superficialità”, il Direttore Generale ha spiegato le “buone ragioni” di questa scelta: « Non si è trattata di scelta discutibile nè superficiale. La cosa è stata organizzata bene ma i cittadini sono arrivati in orari e giorni sbagliati e per di più non hanno rispetto l’invito di stare in macchina e stare in fila con le distanze. Cosa che accade per esempio nei supermercati. L’ASP aveva organizzato la cosa nel rispetto delle indicazioni e protocolli. Questa non è una normale situazione ma qualcosa di diverso e straordinario. Comunque, per ovviare a questo comportamento anomalo, si è optato nel farlo in luogo comunque diverso».
Il luogo “diverso” è l’ospedale “Paolo Borsellino”, il potenziale Covid Hospital che, ancor prima di esserlo, desta perplessità e paure.
Visualizza commenti
Persona chiaramente confusa e approssimativa, assolutamente non in grado di gestire emergenza o la comune routine. Comitato tecnico-scientifico questo? Ma fatemi il piacere!
M. A.