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Sicilia: rischiano lo stop le aziende che si sono riconvertite per produrre mascherine

Nell’attesa che vengano formalizzati i rapporti per le forniture ‘made in Sicily’ dei dispositivi di sicurezza i cui prototipi due giorni fa sono stati consegnati dal Distretto Meccatronica alla Protezione civile e, per suo tramite al Presidente della Regione Nello Musumeci, il presidente del Distretto Antonello Mineo lancia l’allarme.


“Alla luce del nuovo decreto del presidente del Consiglio domani le aziende le cui attività rientrano tra quelle ritenute non strategiche rimarranno chiuse – afferma Mineo -. Ciò significa che, proprio quelle aziende che avevano diversificato la propria attività produttiva al fine di venire incontro alla crescente emergenza, dovranno spegnere gli impianti e lasciare a casa il personale”.

Da dieci giorni, come avevamo pubblicato nelle nostre testate, queste aziende sono impegnate no-stop “…per diversificare e produrre, facendo leva su know-how e su tecnologie all’avanguardia, hanno creato i prototipi grazie al lavoro di ingegneri e specialisti – aggiunge Mineo – Eppure da domani tutto si fermerà. E’ una situazione paradossale, tenuto conto che abbiamo centinaia di richieste d’aiuto da parte di aziende sanitarie, manager pubblici, singoli medici, associazioni, e privati cittadini”.

Il presidente del Distretto Meccatronica fa appello al governatore Musumeci. “E’ fondamentale un provvedimento della Regione che dia avvio ad una task-force tecnologica che faccia da struttura di coordinamento per la riprogrammazione della produzione che garantisca nel più breve tempo possibile il fabbisogno anti-Covid della Sicilia. La task force potrebbe supportare e sgravare la Protezione civile regionale impegnata su diversi fronti emergenziali. Siamo in una fase in cui è necessario prendere decisioni immediate, assumendosi in pieno le proprie responsabilità per il bene dei siciliani”.

Gaspare De Blasi

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