Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha dichiarato: “Anticipiamo su richiesta del ministero del Lavoro l’erogazione delle pensioni dall’1 aprile al 26 di marzo per consentire alle Poste di scaglionare per cognome i molti anziani che ancora ritirano lì i soldi e non creare affollamenti”. Tridico spiega che i dipendenti dell’istituto stanno lavorando per l’85% in smart working e facendo sforzi importanti per far funzionare la macchina. “Siamo in prima linea nel garantire protezione e sicurezza sociale. Dare precedenza a cassa integrazione, bonus babysitter e indennità ai lavoratori autonomi in questa crisi così grave non significa trascurare il resto. Anzi”.
Già nella giornata del 17 marzo il ministro del lavoro, Nunzia Catalfo, ha annunciato che “il pagamento delle pensioni sarà anticipato al 26 marzo e verrà scaglionato fino all’1 aprile. Una scelta presa di comune accordo con Poste Italiane e Inps che serve per evitare assembramenti”.