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Palermo: ha il coronavirus ma al Cervello non ci sono posti

Un altro caso con tampone positivo al coronavirus arrivato stanotte alla tenda di pre-triage del Cervello.

Si tratta di un camionista di 55 anni giunto ieri sera con un principio di polmonite. Ma in provincia sono già stati esauriti tutti i posti letto di Malattie infettive a pressione negativa (appena 7) e si cerca una soluzione alternativa, anche fuori provincia.

E’ già pronta l’mbulanza dotata di barella di biocontenimento per il trasferimento da Palermo.
 Appena giunto alla tenda pre-triage e identificato come caso sospetto, è stato eseguito il tampone risultato positivo nottetempo. Il medico dell’ambulanza ha chiesto di fare la Tac che ha evidenziato focolai polmonari. Il medico e il tecnico della Radiologia si sono bardati con i dispositivi di sicurezza per eseguire l’esame.

Adesso la sala Tac è chiusa per disinfezione e riaprirà a breve. Come per il caso del carabiniere di ieri ricoverato in Terapia intensiva al Civico per carenza di posti di isolamento in Malattie infettive, anche oggi il sistema è andato in sofferenza: “Siamo appena all’inizio della situazione di emergenza legata all’epidemia e mancano presidi di sicurezza e soprattutto posti letto tanto che siamo già costretti a trasferire pazienti in altra provincia”, denuncia il portavoce regionale del sindacato dei medici Cimo, Giuseppe Bonsignore. Per affrontare la carenza di posti letto, c’è l’ ipotesi di chiudere la Chirurgia generale dell’ospedale ed adibirla a posti letto di Malattie infettive. Ma la carenza riguarda tutti gli ospedali della Sicilia occidentale. Al Civico non c’è nemmeno un posto letto a pressione negativa, al Policlinico sono due entrambi già occupati. Nel Trapanese ci sono appena due posti letto a pressione negativa, nessuno nella provincia di Agrigento. Nella sola città di Catania, invece, ci sono 34 posti letto a pressione negativa.

Sull’ultimo caso, interviene l’assessore alla Sanità Ruggero Razza: “È assolutamente normale che tutti i reparti di malattie infettive della Sicilia rappresentino un’unica rete a disposizione dei ricoveri di tutta la regione. Quindi, è del tutto normale che un paziente possa essere ricoverato in ogni reparto dell’Isola, esattamente come sta avvenendo in ogni parte d’Italia”.

“Peraltro – prosegue l’assessore – è in corso a Palermo, all’Ospedale Civico, un vertice con tutti i manager della provincia finalizzato a individuare aree riservate al ricovero di casi di Coronavirus. Il nostro sistema in questo momento va adeguatamente accompagnato e seguito. Le polemiche non servono a nulla”, aggiunge Razza riferendosi al sindaco Cimo che aveva lamentato la “mancanza di presidi di sicurezza e soprattutto posti letto”.

“In queste ore – conclude l’esponente del governo regionale – si sta valutando l’adozione di ulteriori provvedimenti”.

Gaspare De Blasi

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