Tra gli effetti del decreto varato ieri dal Consiglio dei Ministri sull’emergenza Coronavirus, c’è anche la sospensione dei viaggi di istruzione in Italia e all’estero.
Si legge sul sito del Miur: “In attesa dell’adozione formale dell’ordinanza prevista dal decreto approvato in Consiglio dei Ministri, per motivi precauzionali, i viaggi di istruzione vanno comunque sospesi a partire già da oggi domenica 23 febbraio 2020. Si ringraziano le scuole e i dirigenti scolastici per la collaborazione”.
“Le misure approvate – afferma la Ministra Lucia Azzolina – consentono la sospensione delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione delle scuole, in Italia e all’estero. Una richiesta che ho portato all’attenzione dei colleghi di governo e che farò in modo di rendere operativa già nelle prossime ore. Una precauzione che a mio avviso si rende necessaria in questo scenario. Il governo e le autorità sanitarie stanno facendo un lavoro serio e scrupoloso tenendo conto di un quadro che muta rapidamente”.
«Si tratta di una misura precauzionale – spiega l’assessore all’Istruzione della Regione Siciliana Roberto Lagalla – per la quale si chiede ai dirigenti scolastici la massima collaborazione. Tengo molto a rassicurare le famiglie perché come già dichiarato ieri dall’assessore Razza, in Sicilia non ci sono ragioni di allarme ma è necessario e nostro dovere adottare le giuste misure di prevenzione in linea con le direttive nazionali e con le coerenti conclusioni della Unità di crisi regionale che in tale direzione si è già espressa nella riunione di ieri a Catania».
Va detto che, fino a ieri, la Federazione Italiana delle Agenzie di Viaggio e delle Imprese Turistiche, tramite una nota ufficiale, aveva cercato di scongiurare soluzioni di questo genere: “Evitare in questo momento ogni tipo di spostamento – scriveva la presidente di Fiavet Ivana Jlenic – sarebbe solo esclusivamente allarmistico. Sarebbe stata pura utopia il pensare che anche in Italia non arrivasse il virus. L’Italia però è Paese sicuro dove il Sistema Sanitario Nazionale risponde bene, è il migliore che si possa pretendere ed avere. C’è in Italia una straordinaria attività di ricerca scientifica. L’esperienza del Coronavirus ci dice che non dobbiamo viaggiare all’estero senza assistenza, con il fai da te ma avvalersi di operatori turistici e di assistenza sanitaria e ricordiamo sempre che anche questo virus come anche quello della precedente SARS o dell’Aviaria non è nato in Italia ma è arrivato in Italia. Non abbiamo una WUHAN italiana soprattutto per dimensioni, Wuhan conta ben 6 milioni e 434 mila abitanti ed anche per dimensioni del fenomeno, a Wuhan circa 1400 morti mentre in Italia non è cosi. Il nostro è un Paese sicuro per tanti motivi, nei collegamenti, nell’accoglienza e per la straordinaria risposta del Sistema Nazionale Sanitario. Abbiamo centri specializzati che rappresentano una vera eccellenza”.