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Ars, approvato l’esercizio provvisorio, ma la Lega chiede una verifica di maggioranza

Un vero e proprio ‘serrate le fila’ nella maggioranza all’Ars che ha portato all’approvazione della gestione in dodicesimi del bilancio regionale.

Una gestione che sarà adesso per 4 mesi. La legge è passata con il voto contrario di Pd e M5S. I deputati del nuovo gruppo della Lega hanno votato a favore ma aprono già un fronte di guerra nella maggioranza: “Abbiamo votato il ddl nel suo complesso per senso di responsabilità, perché occorre che la macchina amministrativa non resti paralizzata e si diano risposte urgenti a quanti dipendono dal bilancio della Regione”, affermano in una nota i leghisti deputati salviniani Antonio Catalfamo e Marianna Caronia.

Ieri intanto la maggioranza sullo stesso provvedimento era andata sotto, facendo parlare l’opposizione di crisi imminente alla Regione.“Ci aspettavamo un provvisorio snello ma di fatto sono state inserite una serie di norme di natura finanziaria che ridiscuteremo in stabilità”, ha commentato così Luigi Sunseri, del M5s. Una gestione finanziaria che secondo i grillini non segna un cambio di passo: “Per una Regione che intende ripartire quattro mesi di esercizio provvisorio non sono un buon segnale”, continua Sunseri.

E’ stato bocciato l’emendamento che prevedeva di posticipare la data delle elezioni per città metropolitane e liberi consorzi, una nota amara arriva per Parchi e Teatri, le somme degli accantonamenti negativi del 2019 non verranno recuperate integralmente ma solo in parte: erano 21 milioni previsti nel 2019 e ancora da ripartire, sono invece solo 16 milioni a disposizione, e di questi 4 milioni e mezzo sono impegnati per gli stipendi.

“Grazie al nostro emendamento abbiamo limitato la discrezionalità dell’utilizzo delle somme”, rivendica Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd. Abbiamo vincolato i fondi al mondo della cultura, del sociale e dello sport, riducendo ai minimi termini la capacità discrezionale del governo”. Secondo i Democratici si tratta di un finto esercizio provvisorio che apre nel peggiore dei modi il ciclo economico finanziario del 2020.

Gaspare De Blasi

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