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L’ex presidente di Airgest Franco Giudice risponde al senatore Santangelo sull’aeroporto e gli incompetenti

Riceviamo e pubblichiamo una nota inviata alla nostra redazione da parte dell’ex presidente di Airgest Franco Giudice, a proposito delle affermazioni rese dal senatore del M5S Vincenzo Maurizio Santangelo sulle gestioni che si sono susseguite alla guida dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi.


Devo dire che il pensiero del Senatore, per quanto emerge dall’intervista resa alla testata Itaca Notizie, sembra abbastanza confuso. Alcune delle sue considerazioni meritano però un approfondimento.

Il “comarketing” è illegale come sostiene il Senatore?

Assolutamente no. Finanziare campagne pubblicitarie a favore del territorio per incrementare i flussi turistici è un bene per l’economia, per l’occupazione e per lo sviluppo. E’ una pratica attuata dalla stragrande maggioranza delle mete turistiche, non solo italiane. La ricaduta è certamente positiva anche per l’aeroporto e se qualcuno pensa che questo accada solo negli aeroporti minori, si sbaglia di grosso. Con modalità diverse, le gestioni aeroportuali incentivano i vettori, vecchi e nuovi, come farebbe qualunque impresa commerciale con i propri clienti. Un milione di passeggeri che arrivano sul territorio e spendono alcune centinaia di euro a testa, sono una importante risorsa da non disperdere. Il Senatore Santangelo allude al “nero” che si creerebbe. Non dubito che il fenomeno esista, ricordo però che è compito della politica creare gli strumenti per combattere questa piaga.

Acquistare le tratte aeree”

Il Senatore usa questo termine che non ha alcun significato. Secondo Santangelo i comuni (o gli aeroporti) dovrebbero “acquistare le tratte aeree” seguendo le procedure della Commissione Europea. Evidentemente qui si fa confusione tra le tratte onerate (continuità territoriale), l’incentivazione dei vettori attraverso sconti sui servizi aeroportuali e le campagne di promozione turistica (comarketing) che possono essere effettuate dagli aeroporti eventualmente insieme agli enti territoriali (Comune, Regione, Associazioni Imprenditoriali).

Comarketing o incentivi?

Sgombriamo subito il campo dalle chiacchiere. I piani di incentivo approvati dalla Commissione Europea hanno un limite massimo che non si avvicina neanche un po’ alle cifre necessarie avere un effetto sensibile sul traffico passeggeri di un aeroporto marginale come Birgi. Gli incentivi devono avere una durata limitata, si applicano solo alle nuove rotte e, dulcis in fundo, non possono essere erogati se, tra aeroporti che servono la stessa destinazione, ci sono meno di 100 km o meno di un’ora di tragitto. Su questo ultimo aspetto (Trapani-Palermo) la Commissione si è già pronunciata in passato. La distanza e il tempo, peraltro, vanno misurati tra gli aeroporti e non tra i centri abitati. Questi sono i motivi fondamentali per i quali si sceglie la strada del comarketing.

Costi di pubblicità

Nel 2016 è entrata in vigore una norma che regola in maniera molto più stringente, rispetto al passato, l’ammortamento pluriennale dei costi di pubblicità. Airgest si è immediatamente adeguata. Gli effetti sono visibili sul bilancio aziendale relativo al 2016. Basta informarsi.

AMS/Ryanair

Gli accordi di comarketing con AMS (società controllata da Ryanair) sono stati sottoscritti ben prima che entrassero in vigore le attuali norme comunitarie sull’incentivazione dei vettori. Non potendo prorogare i vecchi contratti che scadevano a marzo del 2017, si decise di bandire una gara per assicurare la continuità dei voli. Il resto (Alitalia, Tar etc.) è ben noto.

Aviation e Non Aviation

Gli introiti delle attività Non Aviation dell’aeroporto di Trapani non superano i 2 euro per passeggero. Appare velleitario pensare a programmi di incentivazione avendo a disposizione cifre così esigue. La ricetta di abbassare il prezzo del parcheggio non mi sembra una soluzione in grado di migliorare il rendimento commerciale dell’aeroporto. C’è anche da sottolineare come il traffico turistico sia quasi totalmente incoming (verso Trapani) e quindi non interessato al parcheggio presso l’aerostazione.

Piani industriali

Sono stati sempre redatti secondo le norme di settore e analizzati, approfonditi ed approvati dagli azionisti (Regione Siciliana in primis). Tali piani, a partire dal 2016, confermavano che senza l’apporto di consistenti fondi regionali, l’Aeroporto di Birgi non avrebbe potuto continuare a svolgere il proprio ruolo a supporto dello sviluppo economico della Sicilia Occidentale.

Incompetenza

Il Movimento 5 Stelle ne ha fatto una bandiera, sostenendo l’inutilità o addirittura la dannosità dei cosiddetti “professoroni”. Il Senatore Santangelo, con tutto il rispetto dovuto alla carica elettiva che ricopre, è un esempio lampante di come si possa passare da attività anonime e di nessuna rilevanza professionale ad incarichi ambiti e ben remunerati. Comunque, da parte mia, c’è sempre disponibilità ad un confronto tra curriculum ed esperienze personali e lavorative.

Franco Giudice

redazione

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Tags: Aeroporto "Vincenzo Florio" di BirgiAirgestFranco GiudiceVincenzo Maurizio Santangelo