E’ ormai assodato che Marsala sia una città di fuori sede. Molti di loro, per studio o per lavoro, si sono da tempo trasferiti al Nord, mettendo a disposizione le proprie competenze e la propria creatività. Tra loro, c’è il 25enne Enrico Parrinello, una laurea al Dams e specializzato in fotografia e video making presso la Cineteca di Bologna.
Proprio le competenze acquisite nelle arti visive gli hanno consentito di ritagliarsi un ruolo come fotografo ufficiale della manifestazione che ha portato lo scorso 14 novembre in piazza Maggiore circa 15 mila persone, stipate come “sardine” per contrapporsi idealmente ai 5570 persone attese in contemporanea al Pala Dozza per ascoltare Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni. “Uno degli organizzatori è amico di un mio coinquilino – racconta Enrico Parrinello – che mi ha chiesto di scattare delle foto della manifestazione da Palazzo Podestà. Non avevamo idea di quello che sarebbe successo né che la manifestazione avrebbe avuto una tale eco a livello nazionale. Sono salito in cima al Palazzo intorno alle 20, quando ancora c’erano poche persone, ma di minuto in minuto la piazza si è andata riempiendo. Nel frattempo, è stata improvvisata una performance in cui si simulava una situazione tipica di un mercato del pesce in cui si vendevano le sardine e ha cominciato a suonare un gruppo folk. A un certo punto la piazza era piena e verso le 20.30 una ragazza ha cominciato a leggere un testo ed è partita la diffusione di “Com’è profondo il mare”, celebre brano di Lucio Dalla. Poi sono stati esposti due striscioni: “L’Emilia Romagna non si Lega” e “Bologna non abbocca”. Tutto ciò, nello stesso istante in cui è iniziata la manifestazione di Salvini al Pala Dozza. Finita la canzone, gli organizzatori hanno preso la parola, spiegando lo spirito dell’iniziativa. L’idea di base era quella di uscire dal consolidato dualismo tra Salvini e centri sociali per proporre qualcosa di completamente nuovo”. Al contempo, però, da piazza Maggiore è anche partito un chiaro messaggio di rinnovamento indirizzato a tutta la classe dirigente della politica italiana, da destra a sinistra.
Nel giro di una settimana, le “sardine” si sono prese la scena mediatica e politica, disseminando un “effetto contagio” assolutamente non prevedibile. “Nulla faceva pensare che la manifestazione di Bologna, organizzata nel giro di 6 giorni, potesse far nascere una rete a livello nazionale”, prosegue Enrico Parrinello che d’altra parte sottolinea come chiunque adesso voglia organizzare iniziative analoghe in altre città debba rispettare alcune linee guida organizzative e attendere che il nuovo evento sia pubblicato sulla pagina facebook nazionale, che conta già circa 70 mila “mi piace”. “Invito i miei concittadini marsalesi – conclude Enrico Parrinello – a scendere in piazza domenica in maniera pacifica, evitando offese. Questa mobilitazione nasce nel segno della creatività”.