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Dopo il sequestro preventivo il tribunale dispone la restituzione dei beni ai Lo Trovato. Decade anche l’accusa di dichiarazione infedele

Il Pubblico Ministero Fabio Regolo ha chiesto l’archiviazione per dichiarazione infedele nei confronti di Sergio e Francesco Lo Trovato, presidente del cda e amministratore (nonché direttore generale) del Consorzio siciliano di riabilitazione della società consortile. La richiesta era stata presentata dai difensori dei due soggetti gli avvocati Vito Branca e Carmelo Peluso.

La richiesta, avanzata dal pm due mesi fa, è stata accolta la settimana scorsa dal Gip del tribunale di Catania presso il quale si sta svolgendo il procedimento, per l’infondatezza della notizia di reato. E’ stato anche revocato il sequestro preventivo sulle somme e sui conti correnti della società che erano stati oggetto di sequestro da parte della Guardia di Finanza di Catania e contestualmente il magistrato ne ha ordinato la restituzione.  Come si ricorderà nello scorso mese di luglio la Guardia di Finanza aveva eseguito un decreto di sequestro preventivo di denaro e beni per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro, nei confronti del CSR.

L’ipotesi che fu contestata ai due indagati era quella di “dichiarazione infedele”. Nello specifico i due venivano accusati di aver sottratto al pagamento delle imposte, per le annualità che andavano dal 2013 al 2016, redditi complessivi per oltre 10 milioni di euro.

Gaspare De Blasi

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