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Eleonora Lo Curto: “Marsala è stata amministrata senza idee, occorre cambiare”

Eleonora Lo Curto è deputata regionale in carica, più volte amministratore a vari livelli, è stata anche eurodeputato. Attualmente è capogruppo dell’Udc all’Assemblea Regionale.

In questi giorni è inevitabile che tutti quanti hanno una responsabilità politica si occupino delle elezioni amministrative della prossima primavera. Lei che sta facendo?

“E’ ovvio che io mi interessi del mio territorio e in questo caso della mia città che rinnoverà nel 2020 le cariche amministrative, sindaco in testa”.

Lei ha partecipato ad alcuni incontri informali ma anche ad una riunione “ufficiale” che si è tenuta nello scorso fine settimana dove avete incontrato gli esponenti di quanti si sono resi attivi in questi giorni dando vita ad un cosiddetto tavolo dei moderati.

“Ci siamo visti ed abbiamo avviato una discussione cominciando d esprimere dei giudizi su quanto è accaduto a Marsala negli ultimi 5 anni in tema di gestione amministrativa”.

Su questo tema qual’è la sua opinione?

“E’ totalmente mancata l’idea di Città. Dai rifiuti ad una normalità amministrativa che guarda alle cose quotidiane. Tutto questo è mancato per responsabilità del sindaco Alberto di Girolamo e della sua giunta. Non ci sono state idee. Mi chiedo e lo chiedo a quanti allora parteciparono, che fine hanno fatto le proposte che provenivano dai tavoli tematici ai quali parteciparono, ognuno con le proprie competenze, professionisti e cittadini?”

Quindi il suo partito è alternativo al sindaco Di Girolamo?

“Sicuramente. E anche dagli incontri che ho avuto è emersa la volontà di cambiare”.

Cambiare per orientarsi verso dove e con chi?

“Nomi non ne abbiamo fatto, emerge però una opinione diversa sulla qualità delle alleanze. Mi spiego meglio. Io non sono contraria alle liste civiche. Sono espressione della società civile. Ma non debbono essere espressioni di partiti che si camuffano da civismo perché quasi si vergognano della loro storia. Ecco, con questo civismo noi non ci stiamo. Io lavoro per presentare la lista dell’Udc con il nostro simbolo. Tutto questo accade soprattutto a sinistra. Basta guardare ad alcune vittorie di sindaci delle città della provincia chiaramente di centro sinistra che si sono “nascosti” dietro le liste con strani simboli. Noi della nostra storia non ci vergogniamo”.

Altri però anche nell’ambito nell’ambito dei moderati la pensano diversamente.

“Ad alcuni ho già espresso il mio pensiero. Con altri non ritengo opportuno avviare una discussione”.

Si riferisce al Pd?

“Non solo. I democratici sono il partito del sindaco di Marsala. Poi non si è capito con quale maggioranza il primo cittadino abbia governato in questi anni. Già dal primo tutti sono andati via e sono nati dei gruppi civici in Consiglio comunale. Ma se si scava si nota l’origine a la storia di ogni consigliere. Ecco io a questi trasformismi non ci sto. Si può legittimamente cambiare partito, ma alla luce del sole e non certamente perché va di moda il civismo”.

Lei quindi apre ai partiti l’alleanza amministrativa per Marsala. Come lei saprà ci sono stati anche tra i moderati “bocche storte” per quanto attiene un eventuale alleanza con la Lega di Salvini e con Fratelli D’Italia.

Occorre che tutti comprendano che qui non si tratta di governare l’Italia. Si tratta di amministrare un Comune. Se ci sono liste e partiti che ci stanno e se si trovano candidati condivisi, ben vengano le liste dei partiti”.

Capisco il suo riserbo nell’indicare nomi per la carica di sindaco. Ma è chiaro che anche lei è a conoscenza dei nomi che circolano. Per esempio Nicola Fici…

“Conosco e apprezzo l’ex consigliere. Ma fa parte di quanto provengono dalla storia del PD, di cui ricordo che è stato anche capogruppo a Sala delle Lapidi, e che ora cercano di “fuggire verso il “Civismo” adesso tanto di moda”.

Salvatore Ombra...

“Sono stata coinvolta nella scelta di Ombra a presidente dell’Airgest. Il presidente Musumeci ha chiesto il mio parere, che rimane altamente positivo. Oltre alla scelta operata dal Governatore è il territorio che richiedeva ad alta voce il ritorno di Salvatore Ombra alla guida dello scalo perché legato al periodo “d’oro” del Vincenzo Florio. Ed è per questo obiettivo che Salvatore Ombra deve spendere, come sta facendo, le sue energie”.

Quindi Salvatore Ombra non va candidato perché sta facendo altro. E Giulia Adamo?

“Avrei difficoltà a sostenerla”.

Gaspare De Blasi

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