Enzo Sturiano è il presidente in carica del Consiglio comunale di Marsala, più volte eletto a Sala delle Lapidi e protagonista di tante elezioni. La volta scorsa è riuscito, con una lista civica ad approdare a Palazzo VII Aprile con tre consiglieri comunali.
Alla vigilia di elezioni amministrative ormai da almeno un decennio si parla di una sua possibile candidatura a sindaco. Sarà questa la volta buona?
“Lo anticipo alla sua testata. Io non sarò candidato al ruolo di primo cittadino nelle prossime amministrative. Questo non vuol dire disimpegno dalla politica. Anzi posso dire che sto lavorando su alcune direttrici”.
Cerchiamo di capire cosa sta facendo.
“Ho partecipato ad alcuni incontri con diversi esponenti della politica marsalese. Siamo d’accordo nel cercare una soluzioni di discontinuità al sindaco attualmente in carica. Cerchiamo all’interno dell’area moderata per ridare Marsala ai marsalesi”.
Quindi per lei Alberto Di Girolamo non deve candidarsi?
“Al contrario. Come tutti i sindaci che hanno amministrato per un mandato, deve sottoporsi al giudizio degli elettori. Altra cosa è che io possa sostenerlo. Di certo sarò impegnato in modalità alternativa”.
Tutti parlano di riunioni più o meno riservate. Lei ha partecipato?
“Intanto io premetto che in questi incontri, almeno in quelli dove c’ero io, si è anteposta la questione del programma per la città ai nomi dei possibili candidati a sindaco”.
Non può negare però che in questa area moderata alcuni nomi sono usciti fuori. Lei è pronto a sostenerne qualcuno?
“Tutti soggetti validi e di una certa caratura politica. Anche io ho le mie preferenze. Al momento giusto le esprimerò. Intanto lavoro per una lista espressione delle diverse realtà territoriali e sociali della città”.
Ancora una lista capeggiata da Enzo Sturiano?
“Non è detto, vorrei un gruppo di giovani che possano competere liberamente e avere le stesse possibilità di essere eletti. Penso ad una lista senza consiglieri comunali uscenti”.
Parliamo del fronte alternativo a quello nel quale si colloca lei adesso. Cosa pensa del Pd e della scissione di Matteo Renzi?
“Se ci riferiamo al Partito democratico di Marsala, avrà seri problemi ad approntare una lista con il suo simbolo. Sento dire che in parecchi consiglieri uscenti stanno prendendo le distanze. Non vedo chi potrebbe allestire una lista competitiva. Per quanto attiene Italia Viva, guardo con interesse al nuovo soggetto”.
Insomma lei alternativo al sindaco. Ma cosa rimprovera al primo cittadino visto che lei alle scorse elezioni amministrative lo ha sostenuto?
“Questo suo navigare a vista si è rivelato un danno per la città. La politica dell’autoreferenzialità porta inevitabilmente a scelte come quelle recenti sulla viabilità nella via Roma che ha “costretto” il Consiglio comunale a bocciarla con una sua mozione. Il sindaco non viene in aula a dialogare con i rappresentanti del popolo da un anno. Gli assessori spesso non sanno cosa dire o non prendono posizioni. Voglio citare l’ultima vicenda. Ho sollecitato dallo scorso maggio l’invio della Rendicontazione del 2018 che ci è stata inviata soltanto nei giorni scorsi. Alcuni atti, e tra di essi quest’ultimo, approvati in ritardo provocano danni alla città come per esempio la mancata assunzione degli autisti”.