I volontari de “Il Soccorso” Anpas Trapani ritornano, dopo qualche anno di assenza, in piazza per la manifestazione nazionale di “Io Non Rischio”, la campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile che è nata qualche anno fa in casa Anpas. Quest’anno la campagna promossa e realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, Anpas, Ingv, ReLuis e Fondazione Cima si terrà il 12 e 13 ottobre anche a Trapani in piazza Vittorio Veneto in occasione dell’apertura della Settimana della Protezione civile.
Ormai giunta alla sua nona edizione, “Io non rischio” vedrà la presenza di gazebo informativi in più di 850 piazze in tutta Italia con i volontari delle associazioni nazionali e locali di protezione civile che racconteranno nel dettaglio i rischi terremoto, alluvione, maremoto e – novità dell’edizione 2019 – anche il rischio vulcanico in occasione dell’esercitazione nazionale Exe Flegrei 2019.
Otto volontari de “Il Soccorso”, quest’anno, sono stati selezionati per la formazione per la campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile. Io non rischio è un proposito, un’esortazione che va presa alla lettera, i volontari animeranno, quindi, la piazza “Municipio” incontrando i cittadini e informandoli sui rischi del Terremoto e sulle buone pratiche di protezione civile. Perché “Il Soccorso” partecipa alla campagna? La risposta di Pino Aceto, responsabile de “Il Soccorso”, associazione da sempre impegnata nel campo dell’informazione alla “cittadinanza attiva”: «L’Italia è un paese esposto a molti rischi naturali, e questo è un fatto. Ma è altrettanto vero che l’esposizione individuale a questi rischi può essere sensibilmente ridotta attraverso la conoscenza del rischio, la consapevolezza delle possibili conseguenze e l’adozione di alcuni semplici accorgimenti. E attraverso la conoscenza, la consapevolezza e le buone pratiche poter dire, appunto: “io non rischio”».
Da questi presupposti è nata l’idea originaria di Io non rischio di Anpas: formare i volontari di protezione civile sulla conoscenza e la comunicazione del rischio per poi farli andare in piazza, nella loro città, a incontrare i cittadini e informarli. Un’idea concepita e proposta da Anpas e subito sposata dal Dipartimento della Protezione Civile, dall’Ingv e da ReLuis, e poi progressivamente allargata ad altre associazioni di protezione civile.
“Io non rischio” è anche lo slogan della campagna, il cappello sotto il quale ogni rischio viene illustrato e raccontato ai cittadini insieme alle buone pratiche per minimizzarne l’impatto su persone e cose. E in questo caso il termine slogan, che in gaelico significa “grido di battaglia”, è particolarmente appropriato: è la pacifica battaglia che ciascuno di noi è chiamato a condurre per la diffusione di una consapevolezza che può contribuire a farci stare più sicuri.