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Autunno contro

Autunno: riaprono gli asili, le scuole, i baby parking, le ludoteche. Ogni mattina le sveglie suonano e in un tempo ben cronometrato, mamme, papà e figli devono svegliarsi, fare colazione, vestirsi e scendere in fretta e in furia per evitare il ritardo a scuola e il relativo rimprovero da parte delle maestre. Non c’è tempo da perdere, i capricci sono vietati e persino gli imprevisti hanno un tempo massimo a disposizione per diventare nuovamente “previsti”. Se si seguono bene le regole, c’è anche qualche minuto dedicato al telegiornale e a Bing su Cartoonito, per la nostra felicità.

Autunno: riaprono gli asili, le scuole, i baby parking, le ludoteche. Ognuno sta solo sul cuor dell’asilo, trafitto da un abbraccio di compagnetto ed è subito influenza. Alla prima settimana di frequenza, i bambini beccano già il raffreddore, il naso gocciola senza tregua, la vitamina D naturale proveniente dal sole e dall’aria del mare viene subito sostituita dalle goccine prescritte dal pediatra, le farmacie si arricchiscono. Ritornano le spremute di arancia e le lotte notturne per mettere la soluzione salina fisiologica. La settimana successiva, l’influenza passa alla mamma, al papà, ai nonni e fa il giro per tutta la sacra famiglia. In men che non si dica, siamo tutti contagiati.

Autunno: riaprono gli asili, le scuole, i baby parking, le ludoteche. All’alba, l’aria è fresca ed è tutto un “babba bia che freddo”. A mezzogiorno, il caldo sembra estivo. Nel pomeriggio, affrontiamo tutte e quattro le stagioni. La sera, sui nostri letti, ritorna la copertina, che quella fa sempre piacere. Non sappiamo come vestire noi ed i nostri figli. Anche perché, ammettiamolo, ancora il guardaroba non è definitivamente pronto per la prossima stagione autunno-inverno. I poveri bimbi sono costretti ad indossare jeans troppo corti, dell’anno precedente, involontariamente diventati “pinocchietti”. O t-shirt decisamente troppo grandi, con le maniche a penzoloni, troppo lunghe. Per ovviare al difficile problema dell’abbigliamento, per le femminucce c’è un’unica, facile soluzione: i leggins. Per la scuola, per le feste di compleanno, per uscire la sera, per quando fa caldo, per quando fa freddo, per dormire la notte: solo leggins. Colorati, con i brillantini, a tinta unita, solo leggins. Naturalmente, per i maschietti la soluzione equivalente è la tanto amata tuta.

Autunno: riaprono gli asili, le scuole, i baby parking, le ludoteche. Mamma e papà possono finalmente liberarsi per qualche ora dei piccoli marmocchi che faranno a meno di girare urlanti per casa a tutte le ore della giornata. Le maestre, immagino, saranno meno felici.

Autunno. Archiviata ormai la parentesi estiva, concluso il cambio stagione, terminato il periodo di inserimento ed adattamento all’asilo, affrontati e superati (almeno per ora) i primi sintomi influenzali, sembra adesso tutto più sereno. Da lontano, arriva un leggero suono di campane e canti di coro. Una pubblicità di divani che, per tempistiche ed anticipazioni, batte qualsiasi record degli anni precedenti. Sento il Natale alle porte. Se voi pensate alla solidarietà, al periodo più bello dell’anno, al “siamo tutti più buoni”, io penso che fra qualche giorno arrivi il momento di cominciare con quella che potrebbe essere la mia vera salvezza: “se non fai la brava, se non sistemi tutti i giochi in cameretta, se non obbedisci alla mamma e non ascolti quello che dice, Babbo Natale non te la porta la casa di Peppa Pig”. Eccola, deve essere questa la famosa magia del Natale.

Michela Albertini

redazione

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