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“Aprite quel bagno, devo fare pipì”: lite al Cup dell’ospedale di Mazara (AUDIO)

Mattinata movimenta al Centro di Prenotazione dell’ospedale “Abele Ajello” di Mazara dove, intorno alle ore 9, sono volate parole grosse fra un uomo di circa 70 anni e le impiegate dello sportello. Alcuni presenti hanno raccontato di aver visto il settantenne  avvicinarsi al metronotte (che dovrebbe sorvegliare il sereno svolgimento del servizio) e chiedere la chiave per accedere all’unico bagno dell’ufficio. L’uomo, visibilmente in preda all’urgenza di fare pipì, si è sentito rispondere che non era possibile usare il WC e che poteva tornare a far la fila per non perdere il proprio turno. Ed è proprio in quel momento che l’uomo ha perso la pazienza. “Fate schifo, siete buoni solo per prendere lo stipendio”.

Così avrebbe urlato alla volta del metronotte e delle impiegate al sicuro dietro lo spesso vetro blindato che le separa dal pubblico. In effetti, l’uomo avrebbe addotto come motivazione l’impossibilità di trattenere l’urina e di aver immediatamente bisogno di entrare nel bagno inspiegabilmente chiuso. Perché l’unico servizio igienico del CUP è chiuso a chiave? Perché gli utenti in fila per prenotare o timbrare le ricette devono mettersi a cercare un bagno abbastanza vicino con la paura di perdere il turno? Ricordiamo che solitamente gli avventori di questi uffici ospedalieri sono persone anziane con problemi di deambulazione e con altri seri disturbi di salute come quella ad esempio di non poter trattenere i propri bisogni fisiologici. Alcuni presenti alla bagarre hanno poi sottolineato un’altra inspiegabile “scelta” dell’ufficio sanitario. Il dispenser dei “numeretti” è collocato in prossimità delle scale e troppo vicino alla lunga fila che gli utenti fanno in attesa del proprio turno. Questo è abbastanza pericoloso per chi, come già detto è instabile sulle gambe e magari un po’ distratto a causa dell’età.  Dopo gli insulti però, pare che il WC sia stato aperto con tanto di sferragliar di chiavi tenute al fianco dall’impassibile metronotte. Sollievo fra i presenti che hanno letteralmente assaltato il bagno.

Tiziana Sferruggia

redazione

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