Dal 21 agosto i leghisti lilybetani hanno una nuova guida. Si tratta di Mauro Plescia, originario di Palermo, ma da 30 anni residente a Marsala e fresco di nomina alla carica di commissario cittadino del partito di Salvini.
Com’è avvenuto questo passaggio?
In realtà tutta la regione è stata commissariata, in quanto il senatore Stefano Candiani, commissario della Lega in Sicilia, ha deciso di azzerare le strutture precedenti e di nominare nuovi commissari per ogni provincia.
Per quale ragione?
Per ragioni strettamente organizzative. A differenza del resto del Paese, in Sicilia si era creato un sistema di circoli che non permetteva un’organizzazione funzionale. Ogni circolo si costituiva in maniera autonoma e questo non garantiva una linea comune all’interno della stessa città. Per cui, con lo scioglimento di tutti i circoli, siamo arrivati ad un unico commissario per ogni realtà comunale, proposto dal commissario provinciale e ratificato dal commissario regionale.
A Marsala si era creata una certa confusione tra i due circoli esistenti. Come hanno preso questo nuovo corso?
La confusione non si era creata solo a Marsala, ma in tutta la Sicilia. Ho incontrato gli ex presidenti dei due circoli, Fanny Montalto e Vito Armato: entrambi hanno accettato di buon grado la nuova linea, mostrando grande collaborazione. Il mio obiettivo è costituire una squadra unita, in vista delle prossime amministrative.
A proposito di amministrative: andrete da soli, con il centrodestra unito o un progetto civico?
E’ prematuro parlarne. Per quanto mi riguarda, vedrei bene la Lega in un centrodestra ampio, arricchito anche da qualche realtà civica. Al momento, però, sono più concentrato su una serie di sub obiettivi, a partire dalle 5000 firme che presenteremo al sindaco Di Girolamo per ripristinare i consigli di quartiere.
Si sta parlando molto, in queste settimane, di una certa competizione tra Lega e Fratelli d’Italia, che in Sicilia si stanno contendendo diversi potenziali rappresentanti politici…
Finora non ho avuto modo di incontrare gli amici di Fratelli d’Italia, che sono nostri alleati naturali. Mi è stato raccontato del passaggio di alcuni militanti della Lega a Fratelli d’Italia e certamente non posso bloccare chi decide di andare verso altri partiti. Sicuramente, io non sto cercando di portare nella Lega chi fa parte di Fratelli d’Italia.
Che opinione si è fatto della decisione di Salvini di porre fine al governo con il M5S?
Penso che era un passaggio necessario. Non si poteva fare una manovra economica dettata dall’Unione Europea. Per i leghisti siciliani ritengo sia stata una liberazione. Salvini ha avuto coraggio e presto lo capiranno tutti gli italiani.