No alla plastica, sì alla musica. La quinta edizione del “The Djoon Experience”, il festival internazionale di musica house underground che si tiene il prossimo week-end (4-7 luglio) sull’isola di Favignana, quest’anno ha issato la bandiera dell’eco-sostenibilità, “sposando” il progetto “Pcup”, nato dall’idea di Lorenzo Pisoni e Stefano Fraioli, due ragazzi liguri di 28 anni che hanno avviato una start up attraverso una campagna di crowdfunding. In Sicilia è la prima volta che il progetto verrà presentato. “Pcup” è un bicchiere in silicone riutilizzabile che, di fatto, bandirà l’utilizzo della plastica per l’intera durata del Festival. «Durante i quattro giorni della nostra kermesse i ragazzi partecipanti e gli stessi locali di Favignana utilizzeranno solo il bicchiere in silicone, così evitando l’utilizzo dei bicchieri in plastica»spiega Francesco Culcasi, organizzatore dell’evento. Il festival promuove, così, l’impegno verso l’eco-sostenibilità nell’isola dove vengono accolte e curate le tartarughe marine, spesso vittime della plastica gettata in mare.
ARTE E MUSICA ALL’EX STABILIMENTO FLORIO – L’ex stabilimento Florio sarà il polo artistico-culturale dell’evento grazie al contributo di tanti giovani artisti locali e non solo, con installazioni realizzate dal recupero delle reti da pesca, videomapping, proiezione del cortometraggio “Rosso” girato a Favignana. Sarà anche allestita una mostra prodotta dall’associazione culturale “Terra Sonora”. Comune denominatore sarà la musica. Protagonisti saranno le star internazionali che animeranno il programma musicale di circa 150 ore di esibizioni live, con dj set nei locali del centro, aperitivi al tramonto, tour in barca e feste notturne. L’evento propone una line upin cui spiccano alcuni dei nomi più importanti del panorama artistico mondiale: insieme alle conferme dello scorso anno tra cui il portoghese Djeff, l’austriaco Demuja, l’americano Jamie 3:26 e il centrafricano Boddhi Satva, quest’anno arriveranno a Favignana due ospiti d’eccezione: Amp Fiddler e Rich Medina. Il primo, gotha dell’house music, dj, cantante e musicista di Detroit, vanta una carriera più che trentennale. Dalla partenza come membro dei George Clinton Parliament prima, e Funkadelic poi, questo artista ha prodotto ben 9 album, che si vanno ad aggiungere a collaborazioni eccellenti: Jamiroquai, Moodyman, Jdilla e tanti altri. Il secondo, da Laketown, New Jersey, è stato il primo a portare l’afrohouse negli USA con un crescendo continuo di eventi dalla East alla West Coast.
A coronare questa quinta edizione sarà una fusione musicale fra i sedici artisti internazionali che uniranno il loro background con i migliori talenti italiani e locali, da Milano alla Sicilia, valorizzando la naturale vocazione siciliana all’integrazione tra popoli e culture diverse. «In questi anni è aumentata la consapevolezza della forza che la musica possiede, capace di arrivare dritta al cuore delle persone veicolando importanti messaggi – spiega Francesco Culcasi – il festival, crea momenti di aggregazione, condivisione e fruizione del paesaggio in modo sano; è un evento plastic free che vuole sensibilizzare ognuno a dare un piccolo contributo per una grande causa. L’obiettivo è porre l’attenzione sulla tutela ambientale mediante il divertimento e la buona musica».