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Il “no” di Aldo Rodriquez al Dup: “Superficiale e poco innovativo”

Superficialità e incapacità di individuare soluzioni innovative alle criticità del territorio. Questi, secondo il consigliere comunale Aldo Rodriquez, i tratti caratterizzanti del Dup 2019/2021, approvato dall’assemblea di Sala delle Lapidi. “Il Documento Unico Programmatico – sottolinea il portavoce pentastellato – avrebbe dovuto individuare gli obiettivi strategici per realizzare i reali bisogni dei marsalesi: programmazione, pianificazione, progettualità e sviluppo e innovazione del territorio”. In realtà, per Rodriquez, la superficialità del documento presentato dall’amministrazione rende “impossibile cogliere le vere priorità della città; alcuni obiettivi previsti dal Dup sono così generici che non è possibile condividerli perché risultano vacanti di contenuti”.
“Una delle priorità più rilevanti – aggiunge il consigliere del M5S – è certamente la scarsa occupazione di molti nostri giovani, priorità che potrebbe essere risolta soltanto lavorando sinergicamente con ogni imprenditore del territorio; manca una visione strategica, non riusciamo a definire e a rendere esplicita la necessità occupazionale nei settori portanti del nostro territorio: settore manifatturiero, turistico (teatri, musei, percorsi per il turista, eventi), tecnologico (industriale/artigianale), agricolo (settore vitivinicolo/serre culture). Non si affrontano neppure i problemi connessi a ognuno di questi settori, compresi i costi ambientali pagati dalla città”.
Poi Rodriquez spiega il suo voto contrario sul Dup: “deriva dal fatto che questo documento non contiene nulla di innovativo, ripete modelli di gestione magari consolidati dall’esperienza ma che, per i cittadini, non sono più all’avanguardia”. Per l’esponente pentastellato “servirebbero dati comunali, e non solo provinciali, per valutare le nostre performance occupazionali, capire quanto lavoro reale si sia riusciti a creare sul territorio e quindi a elaborare politiche conseguenziali che ci aiutino a raggiungere e mantenere buoni risultati, perché dove c’è benessere c’è anche equilibrio sociale. Questa amministrazione ha utilizzato uno strumentario classico, la classica cassetta degli attrezzi già usata per i documenti precedenti: da un lato poche idee innovative, poco coraggio e una definizione degli indirizzi connotata da assoluta genericità, oltre che da scarsa interconnessione tra i diversi punti individuati”.

“Tutti i punti – prosegue Aldo Rodriquez – sono stati trattati in modo generico e superficiale, lasciando ampi spazi irrisolti; mi sembra di leggere il libro dei sogni nel quale non vi sono descritte situazioni reali, dovendoci sempre rapportare con gli stessi problemi in tema di viabilità, strade, trasporto pubblico e sicurezza, politiche giovanili; in quattro anni non si è riusciti a comporre la Consulta Giovanile. Inoltre sottolineo che questa amministrazione poco fa, nell’ambito delle politiche sociali, per favorire la natalità e, al tempo stesso, ridurre l’invecchiamento della popolazione, ma sceglie piuttosto di attuare scelte di politica assistenziale. La politica dei tappabuchi. Un DUP approvato dopo la votazione di ben 22 emendamenti presentati, in gran parte, da una pseudo maggioranza, miope per altro, fa sì che si acuisca, a meno di undici mesi dall’elezioni amministrative, la sensazione di sconfitta politica di questa amministrazione”.

redazione

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Tags: Aldo RodriquezDup