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Una nuova scuola per il Liceo Fazio-Allmayer di Alcamo: lanciata una petizione on line

Il futuro degli istituti superiori del trapanese continua ad essere pieno di incognite. Come abbiamo raccontato nelle scorse settimane, una delle situazioni più complicate si registra a Marsala, dove la maggior parte degli istituti si trova in immobili in affitto che il Libero Consorzio non è più disponibile a pagare. Al di là delle promesse della Regione Siciliana, che (nel breve periodo) per scongiurare l’emergenza sarebbe anche disposta a sostituirsi all’ex Provincia per pagare gli affitti ai privati, l’unica soluzione seria (nel medio periodo) è la costruzione di nuovi edifici scolastici di proprietà pubblica. Va esattamente in questa direzione l’iniziativa dell’istituto “Fazio – Allmayer” di Alcamo, che ha lanciato una petizione on line (http://chng.it/mYg5fnZ7 ) per la realizzazione di una nuova sede.

“Dopo 56 anni di affitti e a due anni dal paventato trasferimento a Calatafimi – scrive il dirigente Vito Emilio Piccichè – sembra che vi sia una certa indifferenza al trascorrere del tempo, con grave pericolo per i nostri ragazzi e per la nostra comunità scolastica. Siamo, nostro malgrado, protagonisti di un caso molto indicativo di come rilanciare o abbandonare definitivamente questa terra. Vi preghiamo di leggere con calma la nostra lettera appello, deliberata dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di istituto, e di sottoscriverla, condividendola”.

Nel giro di poche ore la petizione ha già superato 630 adesioni (tra loro anche il presidente della Camera Penale di Trapani Salvatore Alagna, il musicista Francesco Buzzurro, il segretario nazionale di Next Nuova Economia per Tutti Valentino Bobbio).

Di seguito il testo integrale della lettera appello:

Un incubo che rimane insostenibilmente tale! 
Un popolo scolastico che vive oppresso fra incomprensibili pastoie burocratiche che bloccano qualsiasi ipotesi di soluzione di un problema che si avvia a celebrare tristemente 60 anni di attese, di cui certamente i nostri alunni, i genitori, tutta la comunità scolastica e tutti noi non abbiamo alcuna colpa.

Si è vissuti in tutti questi anni nel limbo più buio, senza che si sia mai trovata, da parte degli Enti preposti, la ben minima soluzione, neanche durante l’ultimo biennio.

Tristemente commemoriamo gli ultimi due anni, inutilmente trascorsi, dal paventato indefettibile trasferimento a Calatafimi.

La scuola ha fatto di tutto per stimolare, sensibilizzare, dialogare, sollecitare.

L’esito del nostro sforzo è stato pari al nulla!

Il 2 luglio 2018 scadeva un bando relativo all’edilizia scolastica, di ben 272,5 milioni di Euro, al quale la ex provincia non ha potuto partecipare in quanto mancava, a quella data, l’individuazione da parte del Comune di Alcamo di un’area di edificazione da cedere al Libero Consorzio Comunale di Trapani per partecipare al relativo bando.

Vi chiederete cosa ha fatto la scuola?

Immediatamente si è attivata inviando formalmente ipotesi di soluzioni con indicazione di aree e di immobili su Alcamo che potessero risolvere il problema, chiedendo di incontrare l’Amministrazione comunale, in modo che adottasse l’atto propedeutico di individuazione dell’area da cedere alla ex provincia, per consentirle di partecipare al bando.

L’esito del nostro sforzo? Nullo!

Intanto la ex Provincia continuava a lamentare, anche formalmente, fino allo scorso 07 marzo 2019, la mancata individuazione da parte del Comune di Alcamo di un’area di edificazione da cedere loro.

Altro bando, altra corsa!

Il 30 aprile 2019 un altro bando consente di accedere ai fondi per l’edilizia scolastica.

Manca sempre l’area di edificazione che il Comune avrebbe dovuto mettere a disposizione della ex provincia.

La scadenza è dell’8 giugno 2019.

Proviamo ad interloquire con il Comune di Alcamo, su una sola, la prima, delle ipotesi che avevamo già prospettato al Comune con un nostro dettagliato documento del 07 maggio 2018, attraverso il quale non eravamo riusciti a smuovere alcunché, nonostante le innumerevoli sollecitazioni, richieste di incontro, preghiere!

Il 17 maggio 2019, dopo aver convocato un Consiglio di Istituto straordinario e aperto, il Sindaco di Alcamo comunicava alla ex Provincia la propria disponibilità a cedere l’area antistante il nostro plesso centrale!

Occorreva ora sollecitare l’ex Provincia a partecipare al bando in scadenza 08 giugno 2019.

Ci attivavamo immediatamente!

Prima sorpresa: un funzionario della ex provincia ci comunicava che il bando non prevedeva nuove edificazioni ma solo, semmai, ampliamenti del plesso esistente, cosa che non potevano fare, a suo dire, per altre mancanze burocratiche sempre di competenza del Libero Consorzio Comunale di Trapani.

E poi, a loro dire, i 15.000.000,00 di euro previsti annualmente fino al 2027, sarebbero talmente pochi da scoraggiarli alla semplice partecipazione.

Anche qui abbiamo fatto presente, pensiamo con semplice buon senso, che se allo “Start” neanche si parte, la gara non si può vincere di certo.

Letto il bando, che prevede invece nuove costruzioni, ed avendo avuto positiva conferma dal competente Dipartimento della Regione siciliana, lo comunicavamo formalmente alla ex Provincia di Trapani, ribadendolo anche nel recente incontro avuto il 03 giugno 2019.

Offrivamo anche la collaborazione fattiva e gratuita di un libero professionista, per stilare il piano di fattibilità necessario a partecipare al bando in scadenza l’8 giugno 2019 e per il quale, comunque, l’Assessore Regionale dell’Istruzione, On. Prof. Roberto Lagalla, ha anche chiesto la proroga dei termini di scadenza.

La sorpresa l’11 giugno 2019 con una nota nella quale la ex provincia comunicava che “si ribadisce la necessità di escludere che l’edilizia pubblica esistente, anche in sedi diverse, dalle attuali, renda necessaria una nuova edificazione”.

Pertanto la ex Provincia, dopo aver lamentato che il Comune di Alcamo non cedeva l’area di edificazione, in modo da poter accedere ai finanziamenti dei bandi di edilizia scolastica per edificare, una volta che il Comune ha dato la disponibilità a cedere l’area, ha detto, in prima istanza, che il nostro caso non rientrava nel bando in scadenza l’08 giugno 2019.

Una volta che è stato accertato che ci rientravamo, grazie a un chiarimento della Regione, dopo che ci sarà quasi sicuramente una proroga, dopo che abbiamo offerto gratuitamente alla ex Provincia il piano di fattibilità, ora ci dicono che non parteciperanno al bando non perché il Comune di Alcamo non cede l’area, non perché il nostro caso non rientra nel bando, non perché non hanno personale per stilare il piano di fattibilità, ma perché finalmente ad Alcamo ci sarebbe almeno un edificio che ci ospiterà da settembre 2020, senza indicare quale sia questo edificio, già nella disponibilità della ex provincia, che ci potrebbe accogliere in un unico immobile, sostitutivo di quello in affitto di Viale Europa, senza frammentazione e senza doppi turni e quindi ponendoci in una situazione non peggiorativa dell’attuale.

Infatti, alla vigilia della importante ricorrenza dei sessant’anni di attesa e i due anni dal paventato indefettibile intendimento di portare 700 ragazzi a Calatafimi, potremo accettare solo situazioni migliorative rispetto alla sistemazione vigente.

Ai nostri meravigliosi ragazzi è stata augurata la spensieratezza.

Noi auguriamo ai nostri ragazzi il miglior edificio scolastico possibile, bello e funzionale, dove possano mettere a frutto i loro talenti, per vivere la loro vita con la gioia di chi realizza i propri sogni rimanendo qua.

Auguriamo loro invece la “pensieratezza”, la capacità di pensare, di progettare il proprio futuro, in modo da non dovere preparare le valige perché vi è stato qualcuno che ha augurato loro solo la spensieratezza.

Auguriamo ai nostri ragazzi di vivere un futuro felice e non da sicuri migranti!

Questo vi auguriamo, amati nostri ragazzi!

Vi preghiamo di sostenere la nostra causa di civiltà, firmando anche online il presente appello su chance.org.

Si tratta di una battaglia di civiltà!!!

Grazie.

redazione

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