“Manifestiamo tutta la nostra preoccupazione per il taglio al trasporto pubblico regionale annunciato dalla Regione in quanto temiamo le conseguenti e inevitabili ripercussioni che si abbatteranno sui cittadini, che vedranno ridursi in maniera considerevole il numero delle corse e la qualità del servizio e sulle aziende, le quali non potranno certamente assorbire nel proprio bilancio una così drastica e pesante riduzione in un solo semestre”. Lo dichiarano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di AnciSicilia.
Il taglio del 47,33 % dei corrispettivi e dei trasferimenti a decorrere dal 1° di luglio, anche se annunciato dalla stessa Regione in via prudenziale in quanto dipendente dall’eventuale autorizzazione alla dilazione pluriennale del disavanzo regionale, si aggiungerebbe, come affermano da AnciSicilia, “… alle cospicue riduzioni degli anni precedenti e, se fosse confermato, sarebbe certamente insostenibile in quanto impedirebbe materialmente alle aziende e ai comuni di poter erogare un servizio efficiente alla collettività. “Chiederemo pertanto un incontro specifico urgente al Governo regionale – conclude il presidente Orlando – per lanciare l’allarme sui contraccolpi che subiranno i comuni, in quanto, siamo consapevoli che il rischio concreto è che da luglio in Sicilia le linee di trasporto urbano subiscano una drastica riduzione, o peggio, si fermino del tutto”. Nel mirino anche teatri e università sull’isola con conseguenza davvero negative se, come pare, le casse della Regione sono a secco.