Categorie: Lettere

Scrive il comitato +’ verde  sull’abbattimento degli alberi a Marsala

Martedì scorso, 28 maggio, ci siamo trovati per caso in via Ferruccio Angileri, dove un tizio autorizzato da altri tizi “condomini”, si apprestava a “radere al suolo” le piante che vedete in foto, a sinistra una Yucca elephantipes del Guatemala e a destra una Euphorbia candelabrum Africana. Abbiamo provato a capire le ragioni di un gesto così definitivo e francamente non ci hanno convinto.

Che la sensibilità verso la natura, ed in particolare verso la vegetazione, sia a livelli preoccupanti è purtroppo un dato di fatto. L’anarchia è diventata uno stile di vita e le regole di convivenza civile, che sono l’impalcatura della democrazia, vanno a farsi friggere.
Un fatto è indiscutibile, l’abbattimento di alberi comporta la modifica permanente dello stato della vegetazione in un determinato territorio. Non bisogna mai dimenticare, infatti, che anche se si tratta di uno spazio che rientra nei propri possedimenti, la presenza di alberi e piante fa parte comunque di un ecosistema molto più ampio e ogni piccolo intervento concorre a mutarne in un certo senso l’equilibrio.
Anche per tagliare un albero nel giardino privato, in generale, è sempre consigliabile informarsi presso il Comune di residenza in modo da conoscere in maniera diretta se esistono vincoli provenienti dallo stesso Comune o, magari, dalla Regione di appartenenza. Tra questi, potrebbero esserci ordinanze e regolamenti di vario tipo.
Detto ciò, corre l’obbligo invitare chi di dovere a verificare se l’area su cui insistevano le piante in oggetto sia di proprietà Pubblica, come sembra essere da rilevamenti catastali non approfonditi.
Pertanto, chiediamo al Sindaco Alberto Di Girolamo di attivare le necessarie azioni per la verifica di quanto suddetto e attivare le opportune procedure di salvaguardia, anche se trattasi di area privata, al fine di arginare il degrado culturale cui siamo soggetti.

redazione

I commenti sono chiusi.

Condividi