Alberto di Girolamo, sindaco di Marsala, si avvia a completare il quinquennio alla guida dell’Amministrazione comunale. Quando fu eletto espressione di una coalizione del centro sinistra, era il segretario comunale del Partito Democratico.
Oggi, in vista delle Elezioni Europee, da sindaco cosa si sente di dire ai suoi concittadini?
“Intanto di andare tutti a votare. Ognuno esprima la preferenza per chi ritiene più vicino alle proprie idee, ma si rechi alle urne votando se è possibile per un partito di ispirazione europeista”.
Forse per colpa di una campagna caratterizzata, soprattutto sui media e attraverso i social, da una serie di polemiche interne italiane, i cittadini sentono davvero lontane queste elezioni per il rinnovo del parlamento europeo.
“Forse è così, ma sbagliano. L’Europa è fondamentale per i Paesi che ne fanno parte”.
Detto dal sindaco della quinta città della Sicilia sembra quasi un monito. Cerchiamo di capire perché.
“Intanto ci ha assicurato 70 anni di pace. Se si guarda alla storia della nazioni non ci si ricorda nel nostro continente, un periodo di pace così lungo. Abbiamo idee diverse da altre nazioni, ma essere stati in una casa comune ci ha aiutato ad affrontare le questioni in modo pacifico”.
Si tratta soltanto di un tema relativo alla sicurezza?
“Certamente no. Negli anni, con le riforme e il concorso di tutti, si è arrivati ad avere una fonte importante di aiuto e di cooperazione”.
Sta parlando dei finanziamenti che ormai sono diventati una risorsa per i bilanci dei comuni?
“Fonte decisiva, ma bisogna avere la capacità di presentare progetti credibili e la forza di farseli finanziare. Io quando sono arrivato a Palazzo del Municipio, ho visto che per il periodo “2007/2013 il comune di Marsala non aveva presentato alcun progetto. Oggi avere la capacità di intercettare finanziamenti europei è discriminante tra il fare alcune cose e non farle. Mi riferisco soprattutto ai grandi lavori. Faccio alcuni esempi: abbiamo avviato quelli per il campo sportivo di via Istria, fatto il bando per l’acquisto di un autobus elettrico e il rifacimento delle pensiline delle fermate, stiamo inoltre per firmare la convezione per milioni di euro di lavori che sono stati finanziati dall’Europa. Sono lavori che oltre a dare possibilità di trovare occupazione, faranno sicuramente migliorare la qualità della vita nella nostra città”.
L’impressione è quella però che si tratta a volte soltanto di annunci che si trasformano in chimere.
“E qui entra in gioco la burocrazia regionale. Un progetto finanziato dall’Europa deve transitare, nel nostro caso, dalla regione Sicilia. E lì rimanere all’interno di meccanismo incomprensibile per mesi e a volte per anni. Faccio un esempio: abbiamo lo scorso anno partecipato ad un bando europeo per l’acquisto di una decina di autobus di linea. Si tratta di rendere più moderno, sicuro ed ecologicamente adeguato, il nostro parco mezzi. Avevamo i requisiti e siamo stati ammessi al finanziamento. La notizie è stata comunicata alla città. La stazione appaltante era la Regione. Sono passati molti mesi e seguiti tanti solleciti da parte nostra. Alla fine ci hanno risposto che potevamo farlo noi il bando. Potevano dircelo prima. La burocrazia va riformata subito”.
A governare la regione Sicilia c’è stato anche per tanto tempo il suo partito.
“E ora c’è Musumeci e la differenza differenza si vede. Faccio un altro esempio. In occasione di un a visita dell’allora governatore Crocetta, lo accompagnai a visitare la città. Andammo a Palazzo Grignani. Gli feci notare che si trattava di una struttura importante da restituire ai marsalesi. Il presidente si convinse e finanziò il restauro”.
Lei andrà certamente a votare domenica…
“Voterò Pd e comunque invito a votare per i partiti del centro sinistra. In questi anni ho notato che tra gli eurodeputati uscenti un’ attenzione particolare al nostro territorio l’ha dedicata Michela Giuffrida. Ma le preferenze sono tre e quindi..”