Dopo il sì della Presidenza del Consiglio dei Ministri alla fruizione della Legge Bacchelli – benefici concessi a chi ha difficoltà economiche ma grandi meriti in campo artistico -, l’attore e regista marsalese Giorgio Magnato, anima della Compagnia d’Arte Drammatica Lilybaeum, torna al centro dell’attenzione. In attesa del “vitalizio”, l’iter burocratico fa ancora il suo corso, Magnato negli ultimi anni lo abbiamo ritrovato (e finalmente) sui palchi più importanti della Città, non solo dirigendo ma anche regalando la sua maestria alle nuove leve.
Dopo “L’uomo, la Bestia e la Virtù” al Teatro “Sollima”, le iniziative con i suoi attori Salvo Ciaramidaro e Enzo Campisi, lo spettacolo “La Passione di Totò” con le musiche di Gino De Vita, le intense letture di Primo Levi per la Giornata della Shoah organizzata dal Comune di Marsala, il Maestro Magnato potrebbe dare ancora tanto al Teatro. E le proposte infatti, non sono tardate ad arrivare. “Ho ricevuto diverse proposte, mi vogliono alla direzione artistica sia di enti privati che pubblici – ci dice l’attore, Commendatore della Repubblica Italiana –; ma al momento non ne ho accettata alcuna, devo valutare. Lo farò perchè non ho mai abdicato, né da giovane né adesso, da quelli che sono i miei principi: professionalità, onestà, correttezza, dignità ed epica moralità. E in questo caso non mi importa dei soldi, sia chiaro. Quello che conta è mantenere integra la qualità, tenendo sempre lontana la “spazzatura” dell’attuale sotto-cultura, che sia locale o nazionale”.