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Orestiadi di Gibellina: teatro, musica, danza e arti visive nel segno della terra e della luna

La 38esima edizione del Festival Internazionale delle Orestiadi, la seconda con la direzione artistica di Alfio Scuderi, sarà un viaggio attraverso la parola, gli autori, le storie, con particolare attenzione al teatro narrativo. “Grandi interpreti per raccontare grandi storie – spiega Scuderi – tra memorie e ricorrenze, in un percorso unico attraverso i luoghi di Gibellina, narrazioni e arte, ci guideranno dentro il nostro Festival”.  Un evento inedito, quattro prime nazionali, due progetti under 35, due produzioni al Cretto di Burri, un testo culto del teatro italiano che torna a Gibellina dopo cinquant’anni dalla sua prima edizione, una lettura originale del personaggio di Ulisse, un grande omaggio a Pina Bausch a dieci anni dalla sua scomparsa, due spettacoli per celebrare i 50 anni del primo sbarco sulla luna e due storie siciliane per raccontare la travagliata lotta contro la mafia nella nostra isola.  Tutte queste storie saranno raccontate nel corso di un mese dalle parole e dai gesti di tanti artisti: Gigi Lo Cascio, Rocco Papaleo, Salvo Arena, Gaia Insenga, Roy Paci, Ninni Bruschetta, Marco Baliani, Ugo Dighero, Gigi Borruso, Silvia Ajelli, Rosario Tedesco, Chiara Lagani, Fiorenza Menni, Marco Paolini, Gabriele Vacis, Riccardo Rizzo, Costanza Minafra, Giovanna Velardi, Simona Miraglia, Patrizia Veneziano, Giuseppe Muscarello, Silvia Giuffrè.

Questa edizione s’inaugurerà con un lungo week end di racconti, scandito da tre artisti siciliani, che terranno a battesimo la 38° edizione delle Orestiadi: Gigi Lo Cascio, Roy Paci e Ninni Bruschetta. Iniziamo il 5 luglio conStorie dell’altro mondo, notte di racconti, miti, favole e allunaggi” (produzione esclusiva per le Orestiadi 2019) con la partecipazione straordinaria di Gigi Lo Cascio e con Salvo Arena e Gaia Insenga, un percorso narrativo in più stazioni, a partire dal tramonto. La nostra apertura continuerà il 6 luglio con la prima nazionale di “Carapace”, spettacolo teatrale di Roy Paci e Pablo Solari e la partecipazione del Corleone Ensemble, infine, il 7 luglio con “Il mio nome è Caino” di Claudio Fava con Ninni Bruschetta.

Baglio Di Stefano

Il 12 luglio, sarà la volta di Marco Baliani con il suo nuovo spettacolo (debutto previsto al Napoli Teatro Festival) “Una notte sbagliata” regia di Maria Maglietta, mentre il 13 luglio a Gibellina ci sarà il “ritorno” di “Mistero buffo”, testo culto del teatro italiano, a cinquant’anni dalla prima edizione che Dario Fo portò in scena qui, proprio nelle baracche di Gibellina dopo il terremoto, in questa nuova edizione interpretata e diretta da Ugo Dighero. Il 19 luglio in ricordo di Paolo Borsellino andrà in scena “Le parole rubate” di Gery Palazzotto e Salvo Palazzolo, interpretato da Gigi Borruso.  Il 20 luglio prima nazionale per le Orestiadi 2019 de “Le esequie della luna”, proprio in occasione dei cinquant’anni del primo sbarco sulla luna avvenuto il 20 luglio 1969, dal testo di Lucio Piccolo con Silvia Ajelli e la regia di Rosario Tedesco in collaborazione con il Festival del Teatro dei due mari di Tindari. Il 21 luglio “Da parte loro nessuna domanda imbarazzante” progetto della compagnia Fanny e Alexander ispirato a “L’amica geniale” liberamente tratto dalla quadrilogia di Elena Ferrante (Edizioni E/O) di e con Chiara Lagani e Fiorenza Menni. Il week end successivo, il 27 e 28 luglio, è segnato dal ritorno a Gibellina di Marco Paolini con “Nel tempo degli dei: il calzolaio di Ulisse” regia di Gabriele Vacis, dopo il grande successo ottenuto al Piccolo di Milano.

Il 3 e il 4 agosto sarà la volta dell’Osservatorio teatrale rivolto ad artisti siciliani under 35, giunto alla seconda edizione ed organizzato in collaborazione con il Teatro Biondo di Palermo, l’Associazione Scena Aperta e la Presidenza del Consiglio comunale di Palermo: “Le Sorelle N.” (premio #cittàlaboratorio 2019) di Riccardo Rizzo e “Visionarie” (menzione speciale #cittàlaboratorio2019) di Costanza Minafra.

Cretto di Burri

Sono passati trent’anni dal debutto di uno spettacolo che ha segnato la storia della danza contemporanea: “Palermo Palermo” di Pina Bausch. E per raccontare quello spettacolo, oggi ancora in scena, il 3 agosto (fino all’ 11) inaugureràDa Palermo a Palermo”: 1989/2019”, mostra fotografica di Piero Tauro, evento in collaborazione con Teatro Biondo di Palermo.

Dopo il successo della scorsa edizione, la manifestazione anche quest’anno si chiuderà con Le Orestiadi al Cretto”, un progetto in collaborazione con la Soprintendenza di Trapani e l’Assessorato ai beni culturali e ambientali della Regione, attraverso due creazioni inedite sul Cretto di Burri: il 10 agosto andrà in scena un omaggio a Pina Bausch, “Pina”, da parte di cinque danzatori siciliani, a dieci anni dalla sua scomparsa, con le musiche di Gianni Gebbia. L’11 agosto la nostra chiusura sarà dedicata alla luna, fonte d’ispirazione letteraria e poetica, tema che ha guidato la nostra stagione. Il Cretto – spazio ideale per ricordare la luna – accoglierà “Il Lunario: osservatorio poetico per amanti della luna” con la partecipazione straordinaria di Rocco Papaleo e con la Sicilian Improvisers Orchestra.

Il programma delle Orestiadi si completa con “Musiche al Tramonto”, progetto in collaborazione con Curva Minore: il 5 Luglio “Il suono del tramonto/il tramonto del suono” e il 20 luglio “Radicetersa”.

Per “Il Festival, fuori dal festival”: il 2 agosto ritorna Il Teatro del fuoco con il suo nuovo spettacolo “Fire & Light” ospitato in collaborazione con International Firedancing Festival – 12^ edizione.

Alfio Scuderi

Anche quest’anno, durante il periodo del Festival sono in programma diverse mostre internazionali e iniziative legate alle arti visive a cura del Museo delle Trame Mediterranee e coordinate da Enzo Fiammetta, direttore del Museo.  Fino al 21 luglio al Baglio Di Stefano si potranno visitare le mostre “Rachid Koraichi: 80 opere in donazione”, “Dan Iroae” a cura di Anna Maria Ruta, “Souvenir”, installazione di Francesco Impellizzeri.
Gli atelier del Baglio Di Stefano dal 26 luglio al 3 settembre ospiteranno le installazioni di Andrea Botto, Adrian Paci, Mustafa Sabbagh, Tobias Zielony per la seconda edizione di “Gibellina PhotoRoad, Festival internazionale open air & site specific” organizzato dall’associazione culturale on image in collaborazione con la Fondazione Orestiadi.

 “Le storie saranno l’anima di questa nuova edizione delle Orestiadi, storie di terra e di luna, storie di ieri e di oggi, miti e racconti tra favola e cronaca. Per questo il nostro nuovo programma mostra una particolare attenzione al teatro di narrazione – spiega Alfio Scuderi. Continuiamo a lavorare per rendere unico e originale il nostro lavoro, concentrandoci sulla produzione di progetti speciali e l’ospitalità di debutti nazionali, in un rapporto di grande collaborazione con il territorio.  Non una semplice rassegna estiva quindi, ma una vera e propria idea per Gibellina che racconti quei luoghi unici con lo scopo di renderli sempre più fruibili e noti. Le Orestiadi si confermano spazio creativo all’interno del quale immaginare percorsi artistici nel segno dei diversi linguaggi del contemporaneo: arti visive, musica, teatro e narrazione. Per noi il contemporaneo è un linguaggio “popolare” a cui possono accedere tutti”.

redazione

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