Categorie: Lettere

Scrive Barbara Aprea su Marsala e il cambiamento che costa fatica…

In realtà a Marsala, solare cittadina della Sicilia occidentale, nascono tante cose, il problema è che la gente non le vede, siamo abituati al lassismo, alla lamentela, e a dare la colpa di tutto alla politica, ottimo capro espiatorio!

Quando ci lamentiamo della politica però, ricordiamoci che loro sono lì grazie a noi e per far valere le nostre richieste. Come utenza abbiamo un grandissimo potere, ma dobbiamo usarlo, se non lo facciamo, i politici faranno i loro interessi. Non perché siano dei mostri ma perché sono umani. Infatti chiunque salga al potere: destra, sinistra, centro, alla fine sbaglia e non ci rappresenta, non saremo noi che non sappiamo cosa vogliamo o non sappiamo chiederlo?!?

La maggior parte della gente, soprattutto i giovani, non fa nulla per cambiare le cose, non si informa, ma soprattutto non si mette in gioco.

Si dice che i siciliani siano un popolo accogliente, verissimo! Ti accolgono a casa, ti offrono tutto quello che hanno, ti fanno conoscere le loro tradizioni e poi, sei fregato…

Si perché se solo provi a uscire “poco, poco” dai loro schemi sei una persona che manca di rispetto, sei ingrata, maleducata e così via…

Eppure è sempre stata un’isola conquistata e di conquistatori, dovrebbe essere abituata agli scambi e ai cambiamenti.

Per loro che tu venga dal “continente” Italia, dalla Russia o dal Marocco sarai sempre uno straniero e in quanto tale un potenziale pericolo, peggio ancora se femmina!

Addirittura sono scettici anche nei confronti dei loro connazionali che sono stati “al nord” o in altri paesi, per poi tornare in patria a portare nuove idee.

Infatti i pochi che l’hanno capito, sono rimasti fuori e non hanno intenzione di ritornare.

Ma se tutti se ne andassero che fine farebbero i siciliani? Sarebbe un popolo destinato a morire.

Perché chiudersi a nuove opportunità, di qualsiasi genere e provenienza?

Perché pretendere che tutto sia gratis, comodo, servito e riverito?

Nonostante tutto ci sono ancora ragazzi siciliani, e non, che ci credono, che investono i loro soldi e il loro tempo per rendere quest’isola un posto migliore, per darle il valore che merita, e per non farla morire.

Per dare una chance ai propri figli e a se stessi perché non riescono a vivere nell’omertà, nell’ignoranza e nell’immobilità, credendo nel futuro, nella speranza e nell’Amore.

E proprio in nome dell’Amore ho visto nascere qui a Marsala tante associazioni, centri, scuole con nuove proposte formative, nuovi approcci alla maternità, al benessere psicofisico, alle arti come il teatro, il canto, la danza, lo yoga… nuove librerie e spazi mamma-bambino dove poter condividere momenti insieme alle creature che noi scegliamo di mettere al mondo e non dove parcheggiare i nostri figli mentre noi ci ammazziamo a lavorare o a fare pulizie.

Eppure tutte queste cose seppur nuove, belle, interessanti, fatte bene e con Amore, appunto, non riescono a prendere piede, a sopravvivere, ad attecchire. Molte persone che fanno? Mettono mille mi piace su Facebook, fanno al massimo la prova gratuita e poi? Preferiscono il vecchio e comodo divano, o la vecchia scuola sotto casa, o una birra con gli amici.

Si perché il cambiamento è bello, ma costa fatica, tanta fatica, sia mentale che fisica e pochi sono quelli disposti a battersi per un futuro migliore, spesso sono persone che vengono da fuori o che hanno viaggiato tanto, ma queste non bastano per cambiare un paese, se vogliamo che qualcosa cambi dobbiamo cambiare tutti insieme.

Forse 5 anni fa, quando sono approdata qui per Amore, davvero non c’era niente, e ci si poteva lamentare, ma ora le cose sono cambiate, e se ci crediamo, ci sosteniamo, ci aggreghiamo, potranno cambiare ancora.

Non sarà l’Amore che ci fa paura? Il cuore, le emozioni, i sentimenti, tanto nominati e sponsorizzati, addirittura nei cioccolatini, ma alla fine cosa sappiamo sull’Amore?

Non siamo stati abituati a vivere in nome dell’Amore ma in nome della Paura, sempre sulla difensiva e questo ci ha portati fino qui, ai mille casi di violenza, al bullismo, al razzismo, alle separazioni, alle scarse nascite, alle dipendenze, alle guerre, agli atti terroristici, ai film porno, ai film violenti, ai cartoni animati violenti, ai video sui cellulari che innescano violenza nei nostri figli, alla produzione di armi, ecc..

Fin da bambini ci hanno educato con i divieti, con le minacce, con i ricatti, e anche con le botte. L’Amore e la felicità ci fanno paura, ci spaventano di più della violenza ormai, forse perché possono risvegliare le menti e i corpi? Eh già, meglio mettere la testa sotto la sabbia, e in Sicilia ce n’è tanta, e andare avanti come si è sempre fatto, dicendo che le offerte mancano e siamo un paese povero e abbandonato a se stesso.

La pigrizia poi fa da padrona, d’inverno perché c’è vento e fa troppo freddo, d’estate perché c’è vento e fa troppo caldo e se proprio usciamo si va al mare, le mezze stagioni perché non esistono più, quindi il tempo per la cultura, la crescita personale e l’evoluzione della specie non si trova.

Sarà forse l’evoluzione che ci spaventa? Charles Darwin, nel suo lungo viaggio attorno al mondo, esplorò molti luoghi e rimase molto impressionato dalle strane somiglianze e diversità tra le varie forme di vita: cercò così di trovare una spiegazione semplice e sensata a ciò che osservava. Grazie anche all’osservazione dei fringuelli, capì che gli organismi si sono trasformati nel tempo attraverso piccoli cambiamenti. Tutte le piante e gli animali, compresi gli esseri umani, sono il frutto di una lunga trasformazione, chiamata evoluzione, iniziata circa 4,5 miliardi di anni fa, non la vorremo mica fermare noi?

Perché animali e piante si modificano nel tempo? Un animale e una pianta riescono a sopravvivere e a riprodursi se hanno cibo, e in Sicilia ce n’è in abbondanza ed è anche buonissimo, e se riescono a salvaguardarsi dai predatori. In un ambiente, dotato di certe caratteristiche e condizioni ambientali, possono vivere un numero limitato di piante e animali; se però l’ambiente con il tempo viene modificato, solo gli esseri viventi più idonei alla nuova condizione riusciranno ad adattarsi sviluppando nuove caratteristiche. Questo processo è detto selezione naturale ed è la forza che rende possibile l’evoluzione, che permette cioè ad alcune nuove caratteristiche di affermarsi e di trasformare una specie in un’altra.

Ecco spiegato l’arcano mistero, probabilmente si ha paura della selezione naturale, cioè, se queste nuove proposte cambiano l’ambiente in cui siamo abituati a vivere e noi non ci adattiamo, non saremo più idonei a vivere qui. Quindi tendiamo a difendere a denti stretti il vecchio sistema. Che però non ci piace, del quale ci lamentiamo e facciamo le vittime.

Ricordiamoci che l’evoluzione è necessaria e involontaria, anche se proveremo con tutte le nostre forze a fermarla lei avverrà, magari più lentamente ma avverrà, come è sempre stato, allora perché opporsi?!!

Siamo su questa terra grazie ai nostri avi che ce l’hanno data in prestito per lasciarla ai nostri figli, allora cerchiamo di migliorarla e di non sprecare questo dono che abbiamo ricevuto.

Barbara Aprea

redazione

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