La comunità trapanese ricorda oggi il 34° anniversario della strage di Pizzolungo. Era il 2 aprile del 1985 quando la mafia fece saltare in aria l’auto su cui viaggiavamo Barbara Rizzo Asta e i gemellini Giuseppe e Salvatore, vittime innocenti di un disegno criminale che avrebbe dovuto uccidere il giudice Carlo Palermo, rimasto comunque ferito dall’esplosione assieme agli agenti di scorta Rosario Maggio, Raffaele Di Mercurio, Antonio Ruggirello e Salvatore La Porta.
A 34 anni da quella drammatica giornata, la comunità locale continua a coltivarne la memoria attraverso le iniziative inserite nella rassegna “Non ti scordar di me”, organizzata anche quest’anno dal Comune di Erice e da Libera.
Stamattina, alle 10,30, è prevista a Pizzolungo la solenne Cerimonia di Commemorazione sul luogo della strage, mentre alle 16, ancora presso l’Auditorium del Seminario Vescovile, Carlo Palermo presenterà il suo libro “La Bestia: Dai misteri d’Italia ai poteri massonici che dirigono il nuovo ordine mondiale”.
Ieri l’Auditorium “Santa Chiara” del Seminario Vescovile ha ospitato la rappresentazione teatrale messa in scena dai partecipanti al laboratorio teatrale del Consiglio comunale dei ragazzi delle scuole di Lozzo di Cadore, presenti in questi giorni ad Erice per il gemellaggio con i consigli dei ragazzi di Erice e Castello d’Argile.
Il testo portato in scena era liberamente tratto dal libro di Margherita Asta e Michela Gargiulo “Sola con te in un futuro aprile”. Presenti Margherita Asta e Carlo Palermo, che con grande emozione hanno assistito allo spettacolo.
Nel pomeriggio, al Centro Sociale “Peppino Impastato” di via Ignazio Poma, si è invece tenuto il convegno/dibatto “Esperienze di giustizia” – percorsi educativi e progetto “Liberi di Scegliere” in cui sono previsti gli interventi di Patrizia Surace, Giudice onorario presso il tribunale minorenni di Reggio Calabria, Salvatore Inguì, Direttore Ufficio Servizio Sociale per i minorenni di Palermo ed Enza Rando, vice presidente di Libera.