Sono 12 le coltellate inferte alla giovane Nicoletta Indelicato, uccisa da Carmelo Bonetta reo confesso dell’omicidio avvenuto in contrada Sant’Onofrio.
L’esame autoptico è stato eseguito nella tarda mattinata di sabato, presso l’obitorio del cimitero di Marsala. E’ stato effettuato da Stefania Zerbo dell’Istituto di medicina Legale dell’Università di Palermo, su incarico della Procura lilybetana, alla presenza degli avvocati Giacomo Frazzitta e Roberta Tranchida, che rappresentano la famiglia Indelicato. La sera prima era stata invece effettuata la Tac, presso l’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala.
Secondo quanto emerso dall’autopsia, nella notte tra sabato e domenica scorsa Nicoletta Indelicato sarebbe stata raggiunta da diversi colpi ai polmoni e al collo con il coltello che in seguito era stato rinvenuto dai carabinieri, su indicazione dello stesso Bonetta. Dai suddetti riscontri si è appurato che la giovane è stata raggiunta anche da due fendenti uno alla spalla e l’altro al braccio destro, che probabilmente Nicoletta avrebbe usato per cercare di difendersi. Sul corpo presenti anche alcune tre fratture, mentre non c’è traccia di trauma cranico. E proprio quest’elemento porta a escludere che il corpo della giovane fosse già senza vita al momento in cui l’assassino lo ha cosparso di benzina per poi darlo alle fiamme, nel tentativo maldestro di distruggere eventuali prove. Nei prossimi giorni si potrà avere un quadro più completo, non appena arriveranno i risultati dell’esame istologico.
Come si ricorderà per l’omicidio è stata arrestata anche Margareta Buffa, che però nell’interrogatorio di venerdì (durato oltre due ore) ha respinto le accuse, asserendo la propria estraneità al disegno criminoso di Bonetta.
Tuttavia, il giudice Riccardo Alcamo ha convalidato l’arresto di entrambi, accusati di omicidio e occultamento di cadavere.