“La Conferenza Nazionale sul trasporto aereo rappresenta l’occasione per confrontarci apertamente con istanze di livello nazionale al fine di intensificare la nostra azione sulla riorganizzazione di un settore vitale come quello del trasporto aereo”. Così il Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta, Vincenzo Santangelo, a margine della Conferenza Nazionale sul Trasporto Aereo, nel corso della quale interverrà nella discussione su “Reti e Intermodalità” all’interno del Panel “Gestione sistema aeroportuale nazionale e delle reti aeroportuali”.
Insieme al Sottosegretario Santangelo prenderanno parte all’evento, con distinti interventi, anche Valentina Palmeri e Stefania Campo, portavoce dell’Assemblea regionale siciliana del Movimento 5 Stelle, e i tecnici del settore Giovanni Catania e Floriana Carlino in qualità di esperti. “L’Aeroporto di Trapani/Birgi – precisa il Sottosegretario Santangelo – ha pagato un prezzo troppo alto a causa della disorganizzazione di un settore, quello del trasporto aereo, dal 2016 lasciato in balìa di manovre politiche e interessi commerciali che hanno scatenato una concorrenza selvaggia tra aeroporti di proprietà di enti pubblici. Compito dello Stato è anche quello di garantire l’interesse primario dei cittadini e degli operatori turistici a godere di servizi di trasporto stabili, nel rispetto dell’equilibrio finanziario degli aeroporti minori che anche in futuro rappresenteranno lo snodo cruciale di servizi di interesse generale sui territori che oggi risultano connessi poco e male alle reti infrastrutturali nazionali. La partecipazione a questo evento inevitabilmente porterà alla ribalta il “caso Trapani” che potrà costituire per il Governo un precedente importante da cui trarre utili spunti per evitare il ripetersi di errori di programmazione e la distorsione del mercato. Entrambi fattori che rappresentano la causa del declino di Birgi. L’obiettivo della nostra presenza qui oggi è il confronto delle nostre idee con le più qualificate espressioni istituzionali e tecniche del nostro Paese, al fine di irrobustirle nella prospettiva delle reti aeroportuali regionali e macroregionali. È arrivato il momento di affrontare il tema di una sana gestione pubblica degli scali, un argomento che interessa molto da vicino la Sicilia, la cui posizione geografica e situazione economica non consentono di tergiversare richiedendo interventi strategici in un’ottica di sviluppo pluriennale al riparo da speculazioni politiche e commerciali. Per affrontare con onestà intellettuale questi argomenti bisogna prima però scongiurare ogni intervento di privatizzazione che, in questa fase, sarebbe vantaggioso solo per i privati, e in seguito avviare una sana Gestione pubblica unitaria degli aeroporti dell’Isola. Contiamo sul fatto che nell’ambito di un confronto aperto, non falsato dallo scontro politico e da informazioni distorte, le nostre idee e le conoscenze maturate negli anni in materia di regolazione, equilibrio finanziario degli aeroporti minori, di aiuti di stato e in generale di trasporto aereo, possano fornire un importante e valido contributo per la discussione”, ha concluso Santangelo.