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Giornate FAI: riapre la Chiesa di Santo Stefano. Ecco tutte le iniziative a Marsala

Riapre al pubblico in occasione delle Giornate FAI di Primavera, la Chiesa Santo Stefano di Marsala. Le ultime vicende risalgono ad un anno fa, quando proprio il FAI aveva organizzato una visita guidata nel sito di Largo Rosaria Giaconia, sulla via Frisella e accanto la Scuola Media Pipitone ed il Liceo Classico Giovanni XXIII, che però furono annullate pochi giorni prima della manifestazione culturale. La Chiesa fa parte del FEC, Fondo Edifici di Culto che fa capo al Ministero degli Interni. E fu proprio il FEC lo scorso anno, a comunicare al FAI locale l’annullamento delle visite perchè, a seguito di un sopralluogo, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Trapani ha stilato una relazione negativa: il luogo non è sicuro. Ciò porto a grande perplessità ma soprattutto a grande malcontento. La vicenda oggi sembra invece essere risolta, anche se c’è sempre l’ombra che il sito possa essere dimenticato e ricordato solo in queste occasioni. “La Chiesa di Santo Stefano riapre al pubblico ed accoglie le delegazioni FAI e tutti i cittadini e turisti che sabato e domenica vorranno visitarlo – ci ha detto il capogruppo della delegazione del Fondo Ambientale Italiano di Marsala -. Il FEC dopo la chiusura dello scorso anno, aveva comunicato al Comune di Marsala che era necessario effettuare degli interventi di messa in sicurezza. Il Comune guidato dal sindaco Alberto Di Girolamo, ha preso l’impegno in collaborazione con la Prefettura. E a seguito di un sopralluogo, dopo l’azione a tutela del luogo di culto, i Vigili del Fuoco hanno dato il via all’apertura al pubblico. Qui quindi, avvieremo un percorso – dice infine la De Vita – per prestare attenzione lungo l’itinerario”.

latomie Complesso Niccolini

Giornate FAI: dal 22 al 24 marzo ecco cosa visitare

Il 23 e 24 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera. Sono quest’anno 1100 i luoghi di interesse storico e culturale che in Italia saranno aperti al pubblico in queste giornate, dedicata al patrimonio del nostro Paese, quello più nascosto, quello da valorizzare e proprio per questo più affascinante. In Provincia le iniziative si terranno in alcuni siti di Trapani (la Tonnara di San Giuliano), di Castelvetrano (le chiese di San Giovanni e San Domenico), Pantelleria (i Giardini Donnafugata) e anche a Marsala. Qui la Chiesa di Santo Stefano, in Largo Rosaria Giaconia, 12, sarà visitabile sabato 23 e domenica 24 marzo dalle 9.30 alle 13; le visite saranno curate con gli studenti dell’Istituto Superiore “Cosentino-Giovanni XXIII” e dell’Istituto Comprensivo “Garibaldi-Pipitone”, mentre sabato alle ore 11, lo storico Giovanni Alagna terrà una visita guidata in Chiesa. Venerdì 22 si terrà una passeggiata lungo il fiume Sossio con partenza da Ponte Fiumarella, 13. Le visite alla foce del fiume sono curate dagli studenti dell’Istituto Comprensivo “Alcide De Gasperi” in veste di apprendisti ciceroni. Dal 22 al 24 marzo, le Giornate FAI si svolgeranno anche alla latomia dei Niccolini con ingresso dalla strada adiacente la Chiesa Santa Maria dell’Itria, dalle 9 alle 13. Le visite in questo sito saranno curate dagli studenti del “Pascasino”, del Commerciale “G. Garibaldi”, del Liceo Scientifico, della “Luigi Sturzo” e dell’Agrario e Alberghiero “Abele Damiani”. Domenica 24 invece, nel complesso dei Niccolini la visita delle ore 11 sarà guidata dalla dottoressa Maria Grazia Gruffo del Parco archeologico Lilibeo. Tutti gli ingressi sono gratuiti.

Chiesa di Santo Stefano, una storia da riscoprire

La Chiesa Santo Stefano di Marsala, sita in via Frisella, è un complesso edilizio che comprende la Chiesa ed il Monastero omonimo (che oggi ospita la Scuola Media Pipitone e il Liceo Classico) ricadente sul centro storico dove, probabilmente, sorgeva il palazzo degli antichi pretori romani, utilizzato poi dai saraceni come sede del Governo. Nel XVI secolo venne acquistato dal nobile marsalese Stefano Frisella, che ristrutturò l’edificio e lo adibì a Monastero per le Agostiniane Scalze dove venne accolta la figlia Francesca. Il benefattore fece anche costruire la chiesa che dedicò al Santo di cui portava il nome. La bellezza degli interni si unisce ad un percorso che si ricollega alla vicina Chiesa dell’Itriella. L’edificio appartiene al patrimonio del Fondo Edifici di Culto del Ministero degli Interni ed affidata all’ex Provincia regionale di Trapani. Nella sua storia più recente, nel 2001, la Chiesa è stata oggetto di un restauro realizzato dal Ministero con la collaborazione della Prefettura, che ha ripristinato le opere e gli stucchi di Vincenzo Giglio, risalenti al 1600, per poi rimanere chiusa ed essere oggetto anche di atti vandalici, così come peraltro aveva “denunciato” due anni fa il Consigliere comunale Arturo Galfano. Allora, l’esponente marsalese, assieme all’architetto Vito Vaiarello della Soprintendenza trapanese e agli assessori Rino Passalacqua e Salvatore Accardi, rispettivamente con delega all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, avevano effettuato un sopralluogo nella chiesa. Da questo era emerso che il luogo di culto, per essere aperto al pubblico ed inserito in un eventuale percorso storico-culturale, necessitava di migliorie per la messa in sicurezza soprattutto del sotterraneo.

Il Complesso dei Niccolini, testimonianza dell’arte funeraria cristiana

Lo scorso novembre è stato riaperto al pubblico il Complesso dei Niccolini, una vasta area archeologica con catacombe ed arcosoli cristiani, adiacente al cimitero urbano, ripulita dalla folta vegetazione. I lavori per la riapertura e rivalorizzazione del sito, sono stati condotti dal Servizio XVI per il Territorio di Trapani, nell’ambito di una convenzione tra il Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e il Dipartimento dello Sviluppo Rurale. L’area dei Niccolini rientra nel vasto Complesso di Santa Maria della Grotta. La prima domenica del mese di dicembre, l’archeologa Maria Grazia Griffo, aveva condotto una visita guidata facendo conoscere le pregevoli testimonianze dell’arte funeraria cristiana con le loro decorazioni pittoriche e un pavimento musivo policromo, raffigurante un kantharos con zampilli d’acqua. Il Complesso si trova accanto la Chiesa Santa Maria dell’Itria, vicino all’attuale Cimitero Urbano.

Il Fiume Sossio, bellezza naturale che richiede costanti interventi di pulizia

Il Sossio, è un fiume, o meglio “fiumara” che sfocia nelle acque che lambiscono il litorale sud del territorio di Marsala. Negli anni è stato interessato da un tavolo tecnico, di concerto tra il Comune lilybetano, il Genio Civile di Trapani e l’ex Provincia, per fare un punto della situazione e confermare l’urgenza di intervenire in maniera radicale lungo l’alveo, al fine di pulire gli argini. Anni fa, già sotto l’Amministrazione comunale guidata da Alberto Di Girolamo, più volte ci sono stati interventi di pulizia, con l’interessamento di alcuni Consiglieri comunali. Pulizia sia per quanto riguarda la scerbatura delle erbacce che lungo il fiume crescono, non consentendo spesso il flusso dell’acqua soprattutto nelle stegioni più piovose dove il Sossio è da monitorare: spesso infatti ha destato preoccupazione con delle esondazioni tenute sempre sotto controllo. Ma gli interventi a Ponte Fiumarella hanno riguardato anche la bonifica dell’area da rifiuti pericolosi e ingombranti gettati lì incivilmente e divenendo luogo di discarica.

redazione

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