I Carabinieri del N.O.R.M.della Compagnia di Alcamo, guidati dal Ten. Nicola Parente, al termine di una complessa e prolungata attività di indagine, oggi hanno tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Trapani, BALOGUN Godwin, classe 99, poiché lo stesso si era reso autore di numerosissime cessioni di sostanza stupefacente a vari acquirenti, perlopiù minorenni, proprio nell’area ubicata di fronte allo SPRAR di via Pia Opera Pastore che lo ospitava.
I Carabinieri, insospettiti dal fatto che, sovente, le persone controllate nei pressi di quella struttura venissero trovate in possesso di dosi di sostanza stupefacente di tipo hashish e/o marijuana, avevano iniziato a monitorare con ancor più attenzione quella zona, fino ad avere il sempre più concreto sospetto che quella struttura fosse diventata la base operativa di qualche individuo per attuare una remunerativa attività di spaccio.
Avuta contezza di questa situazione, a partire dal mese di ottobre 2018, i militari del N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Alcamo ponevano in atto un’attività di indagine, anche avvalendosi dell’ausilio di strumentazioni tecniche, al fine di accertare la veridicità di ciò che, fino a quel momento, restava unicamente un’ipotesi investigativa.
Tale attività, durata poco più di due mesi, consentiva di appurare con assoluta certezza che il BALOGUN fosse il responsabile di una serie di cessioni di sostanze stupefacenti, a fronte di un corrispettivo di circa 5 euro per singola dose, a soggetti di tutte le età, ma prevalentemente minorenni. La sua clientela comprendeva infatti indistintamente soggetti maggiorenni e minorenni che, dopo essere entrati all’interno del cortile del centro S.P.R.A.R., attendevano l’arrivo del nigeriano, consapevoli che avrebbero ricevuto quanto da loro desiderato.
L’attività in parola, oltre che con l’emissione di misura per il BALOGUN Godwin, si concludeva anche con la denuncia di ulteriori tre soggetti (B.T.A. guineano classe 99, C.S. gambiano classe 99 e E.E. nigeriano del 99), sempre ospiti di quel centro S.P.R.A.R., che, con procedure simili a quelle utilizzate dal BALOGUN, avevano posto in essere l’illecita attività di spaccio cedendo, in diverse occasioni, dosi di sostanza stupefacente ai vari assuntori che, di volta in volta, si presentavano ad acquistarla presso il cortile di quella struttura, o comunque sulla pubblica via di fronte al centro.