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Le opere di Vito Libero Linares in mostra al Convento del Carmine. Un viaggio irriverente

L’Ente Mostra di Pittura Contemporanea Città di Marsala, realizza una mostra con le opere del pittore Vito Linares, scomparso gli ultimi scampoli del mese di settembre del 2017 all’età di 73 anni. Protagonista irriverente e mai banale della cultura marsalese, è stato protagonista di numerose mostre, proponendo suggestioni e provocazioni che hanno portato a prestigiosi riconoscimenti, oltre ad aver innescato stimolanti dibattiti nel panorama artistico siciliano. Fu anche insegnante di disegno e storia dell’arte negli istituti superiori, oltre che punto di riferimento per tanti aspiranti pittori che proprio grazie alle sue lezioni hanno appreso e perfezionato le proprie tecniche. La mostra si chiama “Vito Libero Linares, O l’Arte di pensare” ed è stata voluta fortemente dal CdA dell’Ente Mostra e dalla famiglia Linares, in particolare dai figli Manolo e Manuela.

Le opere esposte infatti, appartengono al grande patrimonio che l’artista ha lasciato loro e si potranno ammirare dal 23 febbraio alle ore 17.30, presso l’ex Convento del Carmine e fino al 28 aprile. All’inaugurazione interverrà il sindaco Alberto Di Girolamo, che a pochi mesi dalla scomparsa assicurò il gruppo di artisti che ruotavano intorno a Linares, che non sarebbe mancata l’occasione di ricordarlo con una mostra. Linares, è stato consigliere del CdA dell’Ente nelle ultime due amministrazioni comunali lilybetane; il Presidente dell’Ente Mostra, Giorgio Salvo ha così commentato la personale postuma: “Il nostro omaggio è doveroso e sentito, grazie ai figli di Vito e al direttore artistico Sergio Troisi. Ricorderò sempre i suoi interventi in Consiglio, le sue osservazioni critiche e la voglia di organizzare eventi ‘borderline’. Ma erano intenti sempre positivi per amore dell’arte…”.

 Vito Linares in una mostra al Baluardo Velasco

La pittura di Linares si inserisce nel periodo storico degli anni ’60-’70, in cui le arti visive spesso non prescindevano dalle vicende storico-culturali del Paese. “In Linares – afferma Troisi – vi è una presentazione assiale dell’elemento figurativo, mutuato da Magritte, enfatizzato per rendere manifesta la paradossale interrogazione iconica e ironica; ma c’è anche l’adozione di una struttura a griglia, ripresa da Mondrian, ma sotratta da ogni modello di progettazione utopica ma usata come sistema di ordinamento e disarticolazione linguistica. Nelle sue tele l’artista si avvale anche di una costruzione seriale che, da Wharhol in poi, ha contrassegnato tanta parte delle arti visive dell’ultimo quarantennio del XX secolo”.

redazione

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Tags: Linares