Categorie: AperturaPoliticaRegione

Polemiche e soddisfazioni dopo l’approvazione della finanziaria regionale

Dopo polemiche, velate minacce di dimissioni, rinvio delle sedute e mancata trattazione di emendamenti presentati e poi ritirati, l’ Assemblea Regionale siciliana ha approvato la finanziaria.

Il giorno dopo, come sempre accade, è stato quello delle esultanze e delle polemiche. A fare discutere è soprattutto la controversa norma spalma-debito che dà il via libera al differimento del pagamento del disavanzo anche senza l’ok del governo centrale: “Se le norme verranno impugnate da Roma non sarà per colpa del governo nazionale – ha detto a “caldo” Francesco Cappello, capogruppo del Movimento 5 Stelle -. Per noi quella approvata nella notte scorsa è una manovra pessima e senza prospettive, frutto di artifici contabili più che di vere risorse e con tante norme ad alto rischio impugnativa”.

Critiche anche le altre opposizioni parlamentari oltre che i sindacati. “Alla fine – ha detto l’esponente del Pd Antonello Cracolici – la montagna ha partorito il topolino. Si tratta della finanziaria regionale più inutile della storia siciliana. Per la prima volta intere categorie sociali avranno meno risorse dell’anno prima”.

Per la Uil è intervenuto il segretario regionale “Questa – dice Claudio Barone – è una Finanziaria che non affronta nessun problema, serve solo a tirare a campare. Anche l’operazione di finanza creativa, fingere che siano disponibili risorse su cui ancora non c’è una norma, mette la Sicilia in una posizione debole nei confronti del governo nazionale in un momento in cui si sta giocando una partita importante sull’autonomia differenziata per tre regioni del nord”.

Di opposto parere i giudizi di esponenti della maggioranza che sostiene il governo guidato da Nello Musumeci. L’assessore all’Economia Gaetano Armao sottolinea come il via libera alla manovra sia stato dato “…dopo un solo un mese di esercizio provvisorio. Questo non accadeva da 15 anni” .

Più articolato l’intervento della capogruppo dell’Udc all’Ars: “Abbiamo lavorato per dare una Finanziaria alla Regione che non fosse lacrime e sangue – ha detto la deputata marsalese Eleonora Lo Curto -. In Parlamento, con senso di responsabilità, si è posto rimedio alle falle che interessavano i capitoli di settori come quello agricolo-forestale e culturale. Sono stati garantiti i fondi, ad esempio, all’Esa, ai consorzi di bonifica ed ai teatri siciliani. La maggioranza è andata avanti a ranghi completi senza per questo voler lanciare sfide al governo nazionale, poiché siamo certi che la trattativa portata avanti dal presidente Musumeci e dall’assessore Armao, per spalmare l’intero disavanzo in trent’anni, andrà a buon fine anche contro ogni menagramo che avrebbe voluto far saltare questa legge di stabilità. Siamo convinti che con questo governo guidato da Nello Musumeci è finito il tempo di quanti gestivano i conti e poi lasciavano debiti. Abbiamo intrapreso un percorso fatto di serietà, responsabilità e trasparenza che i cittadini apprezzeranno”.

Gaspare De Blasi

I commenti sono chiusi.

Condividi
Tags: ArsEleonora Lo CurtoNello Musumeci