Il Festival di Sanremo appena terminato, ha portato con sè un mare di polemiche. La vittoria di Mamhood ha fatto entrare la politica all’Ariston benchè tutti evitassero di parlare di politica al Festival; Ultimo invece, non ha accettato la sconfitta (e il regolamento ben chiaro) sbraitando contro i giornalisti (la sua vittoria veniva data per certa nel toto scommesse già a gennaio). Poi arriva il video che gira sui Social di un gruppetto di noti giornalisti che, nel corso dell’esibizione de Il Volo, urla “In galera” ed altre frasi vergognose dalla Sala Stampa.
Qui il video pubblico: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10213105848258546&id=1164136179
In queste ore si è aperto un vero e proprio dibattito – sempre sui Social e nei mezzi di informazione – perchè quanto accaduto nei confronti de Il Volo, è palesemente riprovevole. L’Ordine Nazionale dei Giornalisti dovrebbe intervenire per evitare la ripetizione di atti del genere che purtroppo si ripetono qua e là.
E’ arrivata la risposta, tramite la pagina de Il Volo, di Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto e Piero Barone. Una risposta più che esemplare: “Abbiamo avuto bisogno di qualche giorno per essere lucidi e dire la nostra su quanto accaduto. Alcuni giornalisti (ed è bene dire solo alcuni) ci hanno pesantemente insultato. Hanno usato parole come “merde”, “vaffanculo”, “in galera”, che consideriamo come il frutto di una vera e propria forma di bullismo, di sfottò da stadio. Queste persone non hanno portato gloria all’ordine che rappresentano, il loro atteggiamento è stato un insulto, prima che a noi, a tutti i colleghi giornalisti che svolgono il proprio lavoro in maniera seria e professionale. In 10 anni abbiamo ricevuto molte critiche sulla nostra musica, sul genere che cantiamo, siamo stati accusati di essere arroganti e spocchiosi. Non abbiamo mai dato importanza a tutto ciò, anche perché, fortunatamente, abbiamo sostenitori che ci supportano quotidianamente e amano quello che facciamo. Ma quando vediamo dei video che testimoniano la cattiveria e la poca umanità da parte di persone che potrebbero essere nostri genitori (molti anche nostri nonni), ci dà molto fastidio. Fastidio perché ogni artista deve avere il proprio spazio di espressione musicale. Essere chiamati “merde” o vedere qualcuno che sbraita “in galera” solo perché stiamo facendo quello che ci piace fare nella vita è molto irrispettoso, nei nostri confronti ma sopratutto nei confronti della libertà di espressione. La musica dovrebbe essere libertà non motivo d’insulto!”.
Per fortuna c’è chi inizia a prendere le difese de Il Volo. Tra questi numerosi giornalisti e critici musicali, alcuni dei quali presenti nella Sala Stampa del Festival e che hanno confermato le vergognose esternazioni nei confronti dei tre giovani cantanti.